L'Amministrazione Bush sta organizzando una serie di dibattiti per tutto il Paese, concentrati sull'uso di marijuana da parte dei giovani americani. L'"erba" e' la droga di gran lunga piu' usata, con circa il 60% del consumo totale di sostanze illegali negli Usa. Negli ultimi dieci anni, il numero di sedicenni che ha provato a fumare e' raddoppiato, da uno su dieci a uno su cinque.
Nello Utah, dove si e' svolto recentemente un dibattito, l'eta' di ingresso e' di 14 anni.
Il prof. Glen Hanson, ex direttore del National Institute on Drug Abuse e professore al Dipartimento di Farmacologia e Tossicologia dell'Universita' dello Utah, sostiene che esiste una "dipendenza fisica e psicologica dalla marijuana" e che "i ragazzi che fanno uso di marijuana avranno molti problemi connessi con la crescita" (cioe' un americano su cinque). Oggi stesso, alcune testate internazionali riportavano che gli hamburger possono dare dipendenza come l'eroina. Miracoli della scienza.
Il dibattito, organizzato dall'Amministrazione, con tanto di scienziato al guinzaglio, non ci riporta ai tempi della "reefer madness" degli anni '30, ma si avvicina molto ai toni della guerra alla droga dell'Amministrazione Reagan, con tanto di caso umano sfigato.
Quello di oggi ci racconta il caso di Jennifer. Jennifer, a 12 anni inizio' con la marijuana, "cosi' tanto per giocare", finche' a sedici, mentre faceva uso un po' di tutto, e' stata "finalmente" arrestata e forzata alla riabilitazione. Adesso a diciannove, testimonia a questi dibattiti.
Alla fine, non poteva mancare l'avviso del poliziotto di turno che mette in guardia i genitori: "la marijuana che circola adesso non e' quella di venti anni fa. E' estrememente piu' forte".

Nota: "Reefer Madness", significa, in pratica "pazzia da spinello" ed era il titolo di un film americano ultramoralistico degli anni '30, durante una campagna di stampa che voleva dimostrare che la marijuana rendeva pazzi, e che porto' fino alla messa al bando nel 1937.