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Usa. A Puerto Rico si discute di somministrazione delle droghe
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Articolo di Donatella Poretti
1 agosto 2004 19:21
 
A San Juan si vota per il sindaco e nel dibattito elettorale della capitale si e' inserito un tema: la somministrazione di alcuni narcotici sotto controllo medico come misura per combattere la criminalita' che colpisce l'isola caraibica.
La proposta e' stata fatta da Eduardo Bathia, candidato sindaco del Partido Popular Democratico. A favore il presidente dell'Associazione dei membri della polizia, José Taboada: "sostengo la somministrazione di droghe e l'avvio, quanto prima, di un progetto pilota nell'isola. Sicuramente non deve essere scartato, ne' da questo ne' da nessun altro Governo, lo studio di fattibilita' di questa proposta".
Decisamente contrario l'attuale sindaco Jorge Santini che e' arrivato a firmare una norma che proibisce la legalizzazione delle droghe, cosi' come previsto dalle leggi federali. "Equivale a proibire cio' che e' gia' proibito", ha commentato sarcastico il candidato indipendente Fernando Martin, che propone di percorrere soluzioni che pongano piu' attenzione alla salute dei tossicodipendenti con programmi di trattamento e di riabilitazione. Pur essendo contrario a forme di legalizzazione ha comunque evidenziato che i tentativi di divieto sono falliti nella lotta contro il narcotraffico. Ogni anno un detenuto viene a costare 20 mila Usd, il che significa che i fondi per cercare di risolvere questo problema esistono.
Il quotidiano locale El Vocero de Puerto Rico e' andato a verificare l'effettiva possibilita' che la proposta di Bathia possa concretizzarsi. Se insomma le leggi locali non vadano a scontrarsi con quelle federali.
"Attualmente lo Stato Libero Associato di Puerto Rico non puo' autorizzare l'utilizzazione di eroina e di marijuana per fini terapeutici". Cosi' la segretaria alla Giustizia Anabelle Rodriguez audita dall'Ufficio per il Controllo delle Droghe (OCD).
"I tentativi statali di somministrare marijuana e eroina, anche se vengono fatti con la piu' nobile intenzione di alleviare il dolore, curare una malattia o anche agevolare una morte dignitosa in caso di malati terminali, possono facilmente entrare in contrasto con la legge federale ("Control Substance Act"), in particolare con le proibizioni penali e l'ampio potere regolatorio delle agenzie federali in questo ambito; l'effetto giuridico sarebbe quello di invalidare la legislazione federale". "Se il Governo federale ha concepito la lotta contro le droghe secondo il modello punitivo classico", le innovazioni devono adattarsi e armonizzarsi alle "proibizioni dello statuto federale".
Nello Stato di Puerto Rico si utilizza il metadone nelle strutture pubbliche, e la buprenorfina in quelle private -aveva ricordato la segretaria alla Giustizia nel 2003. "In conclusione, la realta' sociale e lo Stato di diritto in vigore, impediscono che si possa adottare a Puerto Rico la somministrazione di eroina, marijuana e qualsiasi altra sostanza che rientri nelle categorie proibite dalla legislazione federale".
Insomma, l'autorizzazione dovrebbe arrivare dalla Casa Bianca!
 
 
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