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Usa. New York: tempi duri per la "narcotici"
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Articolo di Alessandro Garzi
4 dicembre 2003 20:00
 
La "guerra al terrorismo" condotta negli ultimi due anni nella citta' di New York, avrebbe spostato l'attenzione della polizia dalla "guerra alle droghe", con il risultato che, secondo dati del dipartimento di polizia della citta', gli arresti per stupefacenti sarebbero scesi dell'11,1% rispetto allo stesso periodo del 2002.
Secondo il commissario Raymond Kelly, ci sono problemi nella "Narcotics Division" (la "narcotici" dei telefilm, per intendersi), e si dichiara sicuro che la divisione verra' "ridimensionata alla base di una nuova strategia".
Kelly ha aggiunto che alcuni cambiamenti sono gia' stati fatti, ad esempio assegnando i detective ai grandi casi di lotta al narcotraffico, lasciando agli agenti per strada il compito di contrastare "i reati minori come quelli per marijuana" (anche nella citta' con la peggiore legge antidroga in tutto l'"occidente", le droghe leggere non sono considerate pesanti n.d.r.). In totale, oggi, nella "narcotici", lavorano 200 agenti in incognito e 1.800 investigatori. Erano molti di piu', ma un migliaio di detective, sono stati "dirottati" verso le forze antiterrorismo.
Ci sono, sempre secondo Kelly, altri problemi di gestione del personale ("che deve concentrarsi su casi piu' complessi con meno uomini a disposizione"), come ad esempio lo scandalo che e' avvenuto nell'unita' di Brooklyn South, dove i detective mettevano "in conto" ore di straordinario senza lavorare. Dopo la morte di una persona durante un raid, non vengono piu' concessi facilmente i mandati di perquisizione, ed alcune persone molto valide con esperienza nel settore, sono andate in pensione.
Tutto questo, per Kelly, ha bisogno di una "nuova strategia" volta a "risolvere i problemi".
 
 
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