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Usa. Ex del Drug Policy Office contro la legalizzazione della marijuana terapeutica
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Articolo di a cura di Katia Moscano
2 luglio 2003 20:44
 
Riportiamo uno stralcio dell'editoriale di Robert Weiner e Amy Rieth, pubblicato sul quotidiano "Washington Times"
(Robert Weiner e' stato direttore degli affari pubblici per il White House Drug Policy Office dal 1995 al 2001. Amy Rieth e' una studentessa della North Carolina State University).

Le scienze, non i politici ne' le opinioni, dovrebbero indicare quale medicina e' sicura ed efficace. La legge, in Canada, nel Maryland e negli altri 8 Stati americani, che consente l'uso della marijuana a scopo terapeutico, e' la strada che conduce alla legalizzazione. Rendere le droghe piu' disponibili non e' la soluzione, ma aggrava il problema. In California, molte delle persone che si rivolgono alle cliniche per le terapie con la marijuana non sono realmente malate, la maggioranza sono solo "fumatori". E' ironico che i sostenitori della legalizzazione della marijuana terapeutica, non sostengano la somministrazione della sostanza in altri modi, quali aerosol, supposte, pillole, ma premano solo per la legalizzazione del fumo della marijuana. Essi ritengono che la sostanza aiuti i problemi cardiaci, i glaucoma, impedisca la nausea, riduca le sofferenze, ma la marijuana non cura il glaucoma, lo ritarda. La marijuana medica non e' migliore del gin medico: ne prendi un po', le sofferenze vanno via e ritorna l'appetito. La marijuana non e' la medicina miracolosa. Non cura. Fumare la marijuana fa aumentare i battiti cardiaci e la pressione sanguigna. La concentrazione, la coordinazione motoria, la memoria, i polmoni, il sistema immunitario e riproduttivo sono compromessi.
Le iniziative pro-marijuana sono condotte da persone come George Soros, che ha contribuito con piu' di 15 milioni di dollari per la legalizzazione. La risposta alla war on drugs non si trova nella decriminalizzazione della marijuana.
Veramente volete che si ricreino i problemi degli anni 70 e 80 quando il crimine era ai suoi massimi livelli? Oggi i consumatori di droga, nel nostro Paese, sono la meta' di quanti erano in quegli anni. I cocainomani sono diminuiti del 70% e la criminalita' e' bassa. La legalizzazione della marijuana medica portera' immediatamente ad una maggiore disponibilita' e ad un rilassamento d'attenzione circa la sua pericolosita'. Di conseguenza aumetera' l'uso. E' questo che il nostro Paese vuole?
 
 
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