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Ue. La campagna "Stop Uribe!"
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Articolo di Donatella Poretti
8 febbraio 2004 18:02
 
Il presidente colombiano Alvaro Uribe e' atteso martedi' nell'aula del Parlamento europeo, l'accoglienza che gli stanno riservando non e' delle migliori. E non si parla solo di critiche alle sue politiche in tema di sicurezza, di contrapposizione ai gruppi armati illegali, di lotta alla droga, c'e' evidentemente qualcosa di piu'.
Gia' alcuni gruppi parlamentari -liberali, verdi e sinistra- hanno fatto sapere tutta la loro contrarieta' alla visita del presidente colombiano, alcuni arrivando a preannunciare di uscire dall'aula. "Non e' salutare stare nello stesso luogo con alcune persone", spiega infatti l'esponente della Izquierda Unida, lo spagnolo Pedro Marset, trattando a mo' di appestato un presidente democraticamente eletto. Le agenzie riportano la notizia di 16 parlamentari italiani del gruppo socialista che hanno gia' detto che staranno fuori dall'aula. Mentre il diessino Claudio Fava dice che "Uribe e' l'unico presidente dell'America Latina che crede possibile finire il narcotraffico bruciando la foglia di coca o utilizzando agenti chimici, mentre l'esperienza di questi anni dimostra che l'unica cosa da tentare e' quella di fornire una risposta economica, cosi' che i campesinos possano trovare la loro convenienza in altri prodotti". Forse scordandosi che la foglia di coca rende effettivamente molto di piu' degli altri prodotti, proprio perche' illegale. Scordandosi percio' anche tutti i fallimenti delle coltivazioni alternative, i programmi "buonisti" dell'Onu, contrapposti a quelli della Casa Bianca.
Ma la cosa che stupisce rispetto alle contestazioni che vengono preannunciate e' il tono usato. "Europa 2004: Stop Uribe!" e' lo slogan di un gruppo di Ong che hanno scritto ai parlamentari europei per segnalare Uribe come un presidente "narco-fascista", per mettere in discussione il Plan Colombia e per accusare il Governo colombiano di sterminare "il movimento sociale" colombiano.
Non stupisce invece che "Europa 2004: Stop Uribe!" sia ospitata con entusiasmo nella pagina Internet delle Farc: clicca qui.
E la coincidenza d'intenti non sta solo nella battaglia politica contro Uribe, ma anche nei toni e nelle parole.

La nostra critica al Plan Colombia, non abbiamo bisogno di spiegarla, cerchiamo di testimoniarla quotidianamente con le notizie che ne sottolineano tra l'altro il fallimento, e le ripercussioni negative anche in temi di diritti umani e civili in quel Paese martoriato da un conflitto interno che si protrae da piu' di 40 anni, di cui il narcotraffico e' un componente rilevante. Eppure di questa criminalizzazione -al contrario- non riusciamo a vedere neppure un aspetto positivo.
 
 
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