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Tossicodipendenza. Istituire subito narcosalas in tutti i Comuni o vivere sapendo di aver lasciato morire migliaia di persone
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Articolo di Pietro Yates Moretti
14 luglio 2006 14:46
 
Cinque anni fa a Sidney e' stata aperta una struttura dove i tossicodipendenti possono iniettarsi droga sotto supervisione medica. Il Medically Supervised Injecting Centre ha registrato 8.912 visitatori, per un totale di 310mila iniezioni controllate. Questo il risultato:
1. Migliaia di vite salvate da overdose. Sono stati trattati immediatamente e con successo 1.752 casi di overdose, 20-30 minuti prima di quanto sarebbe avvenuto per strada.
2. Calo di tossicodipendenti che si drogano per strada. Gli abitanti della zona che hanno detto di aver visto qualcuno che si drogava e' sceso dal 55% dei residenti nel 2000 al 34% nel 2005. Tanto ha avuto successo questo esperimento che i residenti della zona sono oggi fortemente favorevoli (l'80% dei residenti che vivono vicino al centro da almeno 5 anni).
Questi dati confermano, se ce ne fosse ancora bisogno, che e' possibile intervenire da subito per contenere il numero dei decessi per overdose. Lo sa bene anche chi, bollando le narcosale come l'abbandono dei tossicodipendenti, abbandona ad una morte atroce migliaia di giovani.
Ai ministri della Salute Livia Turco e a quello della Solidarieta' sociale Paolo Ferrero rivolgiamo una richiesta urgente: vista l'estate gia' arrivata e il diffondersi di morti per overdose proprio in questa stagione, e trattandosi di una vera e propria emergenza sociale e sanitaria, diano indicazioni ai singoli Comuni su come istituire da subito dei centri di autosomministrazione di droga sotto supervisione medica.
Se questo farete, salverete da subito molte vite umane.
Questa e' la vostra chance per esercitare il potere che avete faticosamente conquistato per servire coloro che ve lo hanno concesso. E vedrete che quelli che inesorabilmente si scaglieranno contro di voi, se lo faranno in buona fede, alla fine non potranno non darvi ragione.
 
 
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