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Sudafrica. Si e' insediata una nuova mafia pakistana
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Articolo di Katia Moscano
10 novembre 2003 9:48
 
Un documento dell'Institute for Security Studies, redatto dal ricercatore Peter Gastrow, riporta che insieme alla malavita nigeriana e alle mafie russa e cinese, si sta affermando in Sudafrica un nuovo gruppo: quello pakistano. Il rapporto ha smascherato la "mafia pakistana" di Cape Town e Johannesburg, che immetteva il mandrax e il "temple ball" (un composto di marijuana e oppio) nel mercato locale della droga e gestiva lo sfruttamento della manodopera. Il documento "Penetrating State and Business: Organised Crime in South Africa" non approfondisce, pero', come l'eroina dal Pakistan sia immessa nel mercato locale.
Recentemente ci sono state diverse investigazioni sulle "strade dell'eroina". Rotte che iniziano nei campi di papavero dell'Afghanistan, per giungere in Pakistan dove l'oppio e' trasformato in eroina, per essere poi venduta nei mercati dell'Africa centrale e del sud. Il documento riporta che la rete pakistana e' la principale responsabile del traffico di mandrax e del suo ingrediente attivo, il metaqualone, verso i mercati sudafricani.
Si legge nel documento: "Il mandrax e' introdotto in Sudafrica dai porti o via terra. Le reti criminali operano anche in Mozambico, che e' sempre piu' un punto di smistamento per le droghe destinate al Sudafrica e all'Europa. Il "temple ball" e' una sostanza relativamente nuova per quest'area e Durban sembra essere uno dei principali punti di distribuzione. La malavita pakistana ha stretto accordi con altre organizzazioni, ma non e' altrettanto bene organizzata."
Nella sezione del documento che si occupa esclusivamente del crimine organizzato sudafricano, curato da Jenni Irish e Kevin Qhobosheane, si legge che il nuovo gruppo e' quello su cui si hanno meno informazioni, perche' e' molto difficile da penetrare. Una delle ragioni e' che ci sono stretti legami, culturali e religiosi, tra i pakistani e i criminali locali. "Inizialmente le organizzazioni criminali sudafricane acquistavano le droghe direttamente in Pakistan. Diversamente dai nigeriani, che hanno sviluppato strutture indipendenti dalla madre patria, i pakistani hanno stretti legami con la loro. Le reti criminali traggono vantaggi anche dalle persone che vogliono entrare in Sudafrica come rifugiati. Per esempio, offrendo assistenza nel garantire documenti di identita', utilizzati successivamente per scopi illegittimi. Coloro che sono illegalmente aiutati, ripagano il loro debito lavorando in nero o rivendendo merci contraffatte, per le strade. Come i nigeriani, molti pakistani clandestini sposano donne sudafricane".
 
 
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