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Spagna. Arriva Zapatero, anche per le politiche sulle tossicodipendenze
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Articolo di Donatela Poretti
19 aprile 2004 17:22
 
Il nuovo Governo del Psoe potrebbe dare corpo alle sue politiche in materia di droghe -maggiore attenzione all'aspetto sociosanitario e minore a quello repressivo- attraverso il ritorno del Plan Nacional sobre Drogas (PND) tra le competenze del ministero della Sanita'.
Il Plan era nato nel 1985. "Un programma di prevenzione contro la droga in cui si prevede il reinserimento sociale dei tossicodipendenti", stava scritto nel decreto che lo aveva creato, mettendolo sotto la direzione del ministero della Sanita'. Nel 1993, quando per un anno il delegato del Governo per il Plan era il giudice Baltasar Garzón, e' passato all'Interno, ministero da cui dipende attualmente.
Il cambio ha comportato una diversa impostazione politica. Cosi' se all'inizio limitava le sue azioni agli aspetti che riguardavano la prevenzione, la riabilitazione e il trattamento dei tossicodipendenti, in seguito e' divenuto un programma di iniziative piu' complesse e riguardanti tutto il fenomeno droghe, dedicandosi percio' anche al coordinamento della lotta contro il narcotraffico. Quando nel 1996, dopo la vittoria dei popolari venne nominato delegato Gonzalo Robles, questa impostazione divenne ancora piu' marcata e il Plan si e' ampliato come struttura, anche grazie ai maggiori finanziamenti, cresciuti del 73%. Dai 28 milioni di euro che erano stati stanziati nel 1996 si e' arrivati ai 48,7 dell'ultimo esercizio. Attualmente il delegato e' César Pascual e puo' contare su ben 150 funzionari.

Il nuovo Governo di José Luis Rodríguez Zapatero sta programmando il ritorno alle origini, percio' alla Sanita' "perche' si avvicina di piu' all'impronta che vogliamo dare nel trattare oggi le tossicodipendenze, piu' concentrato sulla prevenzione e l'assistenza, piuttosto che nella repressione: le forze di sicurezza devono essere al servizio del PND, non il contrario", riferisce una fonte del Psoe al quotidiano Diario Medico.
Attualmente le funzioni del Plan sono ripartite in una commissione interministeriale, presieduta dall'Interno e regolata con un decreto reale, composta da rappresentanti dei ministeri di Giustizia, Educazione e Cultura, Sanita' e Consumo, Lavoro e Affari Sociali, Industria, Economia e della Presidenza. "La nuova struttura verra' definita nel giro di un mese, e insieme verra' definito anche l'organigramma". Sara' necessario che il PND "si concentri su strutture a carattere sociosanitario e si vincoli a strutture coordinative orizzontali di carattere sovraministeriale, che considerino sempre prioritarie le misure preventive".

Ma oltre a questo cambiamento di competenze ministeriali le politiche in tema di tossicodipendenze dei socialisti vedranno una particolare attenzione per quelle di riduzione del danno. Cosi' il Pepsa dell'Andalusia potrebbe diventare un programma da estendere a livello nazionale e le terapie di somministrazione controllata di eroina andranno cosi' a sommarsi alle narcosalas. Tra le proposte in materia che i socialisti hanno fatto nel corso degli anni, ci sono delle misure per ridurre l'offerta delle droghe nei locali di divertimento giovanile e nelle scuole, ma anche la regolamentazione dell'uso terapeutico della cannabis.
 
 
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