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Russia. Il fenomeno San Pietroburgo
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Articolo di Vincenzo Donvito
29 giugno 2003 20:03
 
La citta' di San Pietroburgo, che proprio di recente ha festeggiato i 300 anni della sua nascita, ci tiene molto a differenziarsi dalla capitale Mosca (quest'ultima infatti e' accusata di essere una citta' senza anima), ed infatti e' un punto di riferimento per l'arte e la cultura, su cui fa di tutto per avere anche qualche primato.
Ma per il momento San Pietroburgo si deve accontentare di un altro primato: e' una delle citta' russe piu' coinvolte nel fenomeno dell'eroina.
Si stima che in Russia ci siano dai 3 ai 4 milioni di consumatori di droghe illegali, 20 volte di piu' rispetto a dieci ani fa, e nella citta' di San Pietroburgo il consumo di eroina rappresenta il 75% rispetto alle altre droghe. I medici e gli operatori sociali sono decisamente disarmati rispetto a questo fenomeno, nonostante gli enormi sforzi fatte da organizzazioni internazionali tipo "Medecins du Monde", che ha alcune unita' che ogni sera girano per le strade della citta' distribuendo preservativi nei soggetti a rischio Hiv come prostitute che, sempre piu' spesso, sono anche tossicodipendenti da eroina.

Si stima che in citta' -che conta 4 milioni di abitanti- ci siano 55 mila consumatori di droghe per via endovenosa, e uno su cinque si stima che sia infetto da Hiv.
Gli stanziamenti governativi in materia sono limitati (circa 543 mila Usd all'anno), anche perche' le autorita' tendono a considerare il fenomeno essenzialmente da un punto di vista criminale piuttosto che medico. La speranza e' che il Governo approvi il trattamento metadonico, si' da levare una serie di persone dall'ingranaggio del crimine a cui ricorre per procurarsi la droga.
 
 
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