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Peru'. Il processo a Montesinos promette sorprese
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Articolo di Wálter Fanganiello Maierovitch *
11 gennaio 2004 18:59
 
Nella seconda quindicina di gennaio comincera' il processo a Vladimiro Lênin Montesinos Torres, 55 anni, eminenza grigia della dittatura di Alberto Fujimori in Peru'. Non mancano le accuse contro di lui: narcotraffico, contrabbando di armi da fuoco, riciclaggio di denaro, corruzione, omicidi, ecc...
La Giustizia peruviana e' riuscita, fino ad ora, a far rientrare 13 milioni di Usd dai conti correnti di Montesinos nella Wiese Bank International, agenzia delle Cayman. Nelle agenzie dell'Ubs di Zurigo e del cantone svizzero di Lugano, sono indisponibili altri 77 milioni di Usd.
Montesinos aveva conosciuto l'allora commerciante Fujimori negli anni 90, e da questi era stato ingaggiato come avvocato per difenderlo dall'accusa di evasione fiscale. Quindi, per i meriti acquisiti fu chiamato a far parte del Governo, come capo del Servizio di Intelligence Nazionale (Sin).
Negli anni 60 e 70, Montesinos era ufficiale dell'Esercito del Peru', dopo avere fatto la Scuola Militare di Chorillos. Malgrado fosse un ufficiale peruviano, divento' un agente segreto della Cia (i servizi segreti degli Usa), cosi' come era avvenuto a Panama con il generale Noriega, ex presidente e condannato per traffico di droghe verso gli Usa.
I legami di Montesinos con la Cia vennero scoperti quando era capitano. Per servire due padroni, ossia il Peru' e il Governo nordamericano, venne espulso da una Corte Marziale. Fini' con l'essere condannato per tradimento alla patria e perse cosi' anche il diploma.
Senza perdersi d'animo, riusci' ad ottenere, in soli tre mesi, un diploma di laureato in diritto. Cosi' inizio' a fare l'avvocato per trafficanti internazionali, legati al colombiano Pablo Escobar Gaviria. Tra gli altri, difese dall'accusa di traffico internazionale di droghe Evaristo Porras Ardilles, socio di Escobar e capo del Cartello Leticia-Tabatinga, che aveva sede nella zona di frontiera tra Brasile, Peru' e Colombia.
Secondo quanto racconto' Roberto Escobar, fratello del supertrafficante Pablo Escobar (morto nel dicembre del 1993), i legami tra Montesinos e il Cartello di Medellin risalgono al 1986. Roberto racconto' che suo fratello Pablo aveva consegnato a Montesinos 1 milione di Usd, perche' lo destinasse alla campagna elettorale di Fujimori.
Evidentemente la Cia non era all'oscuro dei legami di Montesinos con i trafficanti di droghe. Quando riusci' ad arrivare al Governo e a partecipare attivamente alla cattura di Abimael Guzman -fondatore e capo del gruppo guerrigliero Sendero Luminoso- nel settembre del 1992, la Cia decise di riconfermarlo come agente retribuito. In una vera e propria farsa, la Cia pagava Montesinos 1 milione di Usd all'anno, a titolo di riconoscimento per la sua lotta contro il narcotraffico.
Dal dicembre del 1998 all'aprile del 1999, risulta che Montesinos abbia inviato 18 tonnellate di cocaina peruviana al Cartello di Tijuana (Messico), guidato dai famosi Ramon Félix e Augustin Mendonza. E il Cartello di Tijuana ha sempre trafficato cocaina con destinazione Usa, attraverso la frontiera Tijuana-San Diego e l'Oceano Pacifico.
Nel settembre del 2000, aveva corrotto con 15 mila Usd il deputato Alberto Kouri. Filmo' la scena della consegna del denaro e quindi passo' le immagini alle agenzie stampa internazionali. Davanti allo scandalo, il Governo Usa ordino' alla direzione della Cia di rompere qualsiasi legame con Montesinos.
Dopo questo, e con grande sorpresa, la Cia scopri' che Montesinos comprava mitragliatrici AK-47 da Sarkis Soghanalian, ex agente della Cia e maggiore trafficante di armi a livello mondiale -fornitore dell'Iraq nella guerra contro l'Iran. Le 9.700 mitragliatrici AK-47, comprate e consegnate a Lima, vennero rivendute da Montesinos alle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (Farc).
Come si puo' percepire, il processo di Montesinos promette sorprese. Specialmente se Montesinos "aprira' il becco" e raccontera' come costrui', con Fujimori e il sostegno della Cia, la "Narco" Repubblica del Peru'.

* Gia' segretario antidroga del Brasile
 
 
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