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Peru'. Montesinos, la stampa e la tossicodipendenza di Toledo
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Articolo di Donatella Poretti
6 febbraio 2004 19:54
 
"Domani sollevare il tema del consumo". Poche parole scritte su un foglietto di carta passato dalle mani di un imputato a quelle di un altro, durante il processo in un aula di tribunale. Per di piu', ripreso con un bel primo piano da una televisione.
L'imputato che ha scritto, e passato, il biglietto "ordinativo" era Vladimiro Montesinos, quello che lo ha ricevuto era Moises Wolfenson, proprietario del quotidiano peruviano La Razon. Entrambi sotto processo per le vicende risalenti al periodo 1990-2000 della presidenza di Alberto Fujimori; secondo l'accusa i proprietari di diverse testate giornalistiche ricevevano sostanziose somme di denaro per diffamare gli oppositori di Fujimori. La "videoteca" di Montesinos e' stata del resto preziosa per vedere come il capo dell'intelligence peruviana gestiva quel complesso sistema di corruzione che teneva in piedi Fujimori.
Quel biglietto "domani sollevare il tema del consumo" era stato ripreso da Canal 4 il 4 febbraio, martedi'. Il mercoledi' mattina il quotidiano La Razon titolava: "Un altro audio vergognoso. Fujimori e Montesinos parlano del consumo di droghe di Toledo". L'articolo parlava di una registrazione audio arrivata in redazione che rivelerebbe la presunta tossicodipendenza dell'attuale presidente Alejandro Toledo. Il giorno stesso Canal 4 ha mandato in onda le immagini del biglietto, e la scritta a quel punto era diventata molto piu' chiara. Montesinos detta i titoli dei giornali e mantiene intatto il suo potere sulla stampa, e' stato il primo pensiero, e cosi' infatti hanno titolato diversi giornali. E cosi' hanno accusato diversi parlamentari.
Otto giornalisti del quotidiano La Razon hanno convocato una conferenza stampa per spiegare le loro dimissioni, davanti all'evidente manipolazione esercitata da Montesinos sulla linea del giornale. Il direttore Uri Ben Schumuel ha negato che l'ex capo dei servizi segreti peruviani, l'eminenza grigia del regime fujimorista fosse dietro quell'articolo. "Io decido i titoli", e' stata l'energica risposta a chi gliene chiedeva conto, e contemporaneamente ha raccontato che sul contenuto di questa registrazione audio in cui si accenna al "vizio" del presidente Toledo, il suo giornale aveva gia' dato informazione lo scorso 27 gennaio. Wolfenson, a sua volta nega perfino di avere ricevuto il biglietto, nonostante il video lo dimostri abbastanza inequivocabilmente. "A me? A me non mi ha chiesto nulla", ha risposto Wolfenson che poi ha precisato: "questa cosa dell'audiocassetta, sulla quale non ho nulla a che vedere, io ho capito che e' arrivata a La Razon da piu' di una settimana e credo che la stiano ripulendo per migliorare il sonoro".
Ma non e' la prima volta che la stampa peruviana parla della tossicodipendenza di Toledo, sempre smentita dal presidente. Era perfino venuta fuori la notizia su una presunta analisi in cui si dimostrava l'assunzione di cocaina. "La mafia continua", ha detto Toledo ai giornalisti che gli chiedevano un commento. La "mafia" di Montesinos sarebbe colpevole per Toledo di montare una campagna diffamatoria nei suoi confronti per cercare l'impunita'. Una mafia, una rete, che coinvolge circa 1.400 persone, di cui solo un centinaio sono state arrestate.
Di fatto dopo tre anni dalle elezioni la popolarita' di Toledo e' scesa al 7,3%, un livello che forse nessun altro presidente potra' mai "vantare". E questo grazie anche ad un altra cassetta diffusa nelle scorse settimane in cui un consulente di Toledo durante la campagna elettorale del 2001 trattava con il cassiere di Montesinos.

Altre notizie su Vladimiro Montesinos, e i suoi processi per traffico di droghe e armi, a questo link: clicca qui
 
 
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