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Nuova Zelanda. Legalizzare la cannabis per superare il problema della droga P (crystal metamfetamina)
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Articolo di a cura di Katia Moscano
3 ottobre 2003 19:29
 
Riportiamo uno stralcio dell'editoriale di Nandor Tanczos, parlamentare Verde, sul quotidiano "New Zealand Herald".

Non ci sono dubbi che in Nuova Zelanda ci sia un incremento dei consumi di droghe "pesanti', in particolare della crystal metamfetamina, meglio conosciuta come "P". La relazione della scorsa settimana delle Nazioni Unite sull'enorme consumo, nel nostro Paese, di ecstasy e anfetamine e' stato un segnale di allerta per molti.
I neo-zelandesi, direi tristemente, non hanno un'analisi del problema. C'e' un reale pericolo di dipendenza da P, ma le realistiche soluzioni proposte sono ignorate dai mass media. Il rapporto dell'Onu mostra che l'Australia, nel 2001, aveva il piu' alto consumo di ecstasy del mondo, preceduta solo dalla Thailandia per quello di metamfetamine. Dopo questi due Paesi si posiziona la Nuova Zelanda, che ha il consumo piu' alto e sempre in crescita di ATS. Non siamo i peggiori, ma abbiamo buone ragioni per essere preoccupati. Sempre il rapporto riferisce che il basso costo, gli alti profitti e la facilita' di occultamento dei laboratori, rendono il mercato della ATS appetitoso per il crimine organizzato.
Noi sappiamo che in Nuova Zelanda le organizzazioni criminali, arricchitesi con la cannabis, ora vogliono espandere il mercato alla P. La particolare preoccupazione riguarda le innumerevoli persone che, andando a comprare la cannabis, si vedono offrire altre e piu' potenti sostanze. Molti fumatori di cannabis non hanno mai consumato le droghe pesanti e neppure vogliono avvicinarsi. L'esperienza ci insegna che la proibizione sulla cannabis crea contatti, indesiderati, con sostanze come la P.
La politica olandese sulle sostanze stupefacenti ha creato una divisione tra il mercato della cannabis e quello delle droghe pesanti ed infatti l'Olanda e', tra i Paesi occidentali, quella che ha il minor numero di consumatori di stupefacenti pesanti.
Il partito dei Verdi ritiene che si debba affrontare il problema della droga P e l'azione debba essere supportata da prove e informazioni corrette. Dobbiamo ridurre l'offerta e prendere misure contro il mercato illegale. La riforma delle leggi sulla cannabis e' un passo importante. Occorre separare i mercati. Le forze di polizia, oggi impegnate a perseguire i consumatori di cannabis, potrebbero interessarsi del commercio e della produzione delle metamfetamine. La meta' del budget dell'unita' anti-droga viene usata per perseguire i consumatori di cannabis.
A quanto riferisce l'Onu, la prevenzioni e i trattamenti rieducativi sono i punti chiave per affrontare il problema. Un'affidabile educazione alle droghe e' importante. Dire 'una tirata e sei dipendente" annulla ogni tentativo di informazione corretta sulle droghe realmente pericolose. Molti consumatori di P sono intelligenti, e ben istruiti, sono in grado di capire quando un'informazione e' esagerata per drammatizzarne gli effetti. Un altro punto cruciale sono i trattamenti rieducativi. E' difficile per i famigliari di un consumatore di P trovare aiuto. I trattamenti sono pochi.
I ricercatori della Massey University hanno riscontrato che il consumo della P non e' ancora ai livelli di alcool e cannabis. E' noto che i maggiori crimini domestici e violenti sono collegati all'alcool; con questo non voglio suggerire che diventi illegale, ma che dovrebbero cessare gli spot televisivi con messaggi errati.
Le strategie dovrebbero essere diverse per ogni droga. Alcune portano ad una forte dipendenza, altre meno.
Non possiamo piu' tollerare una cultura del consumo delle droghe, siano metamfetamine, cannabis, alcool o ritalin.
 
 
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