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Liberia. Marijuana per essere piu' coraggiosi
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Articolo di Katia Moscano
28 ottobre 2004 19:28
 
Un ex combattente della guerra civile liberiana ha detto che per essere piu' coraggioso in battaglia, gli fu imposto di fumare la marijuana, abitudine che ha interrotto quando la guerra' fini', ma egli si reputa un'eccezione.
Migliaia di ex sodati hanno avuto piu' difficolta', anche perche' l'aiuto e' minimo.
"Comandanti militari vennero nella mia scuola, mi schiaffeggiarono e mi portarono dietro ad una siepe e mi fecero fumare la marijuana -ha detto Marcus Weah. Ecco come mi sono unito al Model (Movement for Democracy in Liberia). Fumavamo la droga tutti i giorni. Dicevano che ci avrebbe dato il potere magico per evitare le pallottole, ed essere forti e coraggiosi".
I comandanti delle tre fazioni sono responsabili della tossicodipendenza dei giovani militari durante il periodo della guerra, dal 1999 fino all'agosto dello scorso anno, quando e' stata raggiunta la pace.
Combattenti del Model e del LURD (Liberians United for Reconciliation and Democracy) descrivono la potente e assuefacente combinazione, per curare le ferite aperte, della "polvere nera" con la cocaina.
L'assunzione delle droghe fu massiccia tra i soldati dell'esercito dell'ex presidente Charles Taylor.
Agenzie umanitarie che operano in loco, riportano che bambini di 10 anni sono tossicodipendenti da quando iniziarono ad essere reclutati per la guerra civile, soffrendo ora di paranoia e manie.
Per l'Onu, nei fondi per l'anno fiscale 2005 non ci sono stanziamenti per esaminare le 87 mila persone che hanno partecipato alla fase del disarmo. Fase finanziata dalle stesse Nazioni Unite, specialmente nella citta' di Zwedru, a cui hanno partecipato i soldati del Model. "E' il nostro maggiore cruccio, ma non abbiamo soldi e tempo", ha detto un responsabile Onu all'agenzia France Press.
Le strade di Zwedru sono piene di ex combattenti del Model in attesa che inizi il programma di riabilitazione. Aspettano nelle strade, e viene offerta loro marijuana per due o tre sigarette, al prezzo di 5 dollari liberiani (8,3 centesimi di euro). La droga e' cosi' diffusa nelle strade della citta', che quando i bambini la comprano negli smoke-shop non viene sollevata loro alcuna obbiezione.
Le cure disintossicanti sono assenti dalla fase di riabilitazione della campagna Onu, e sono affidate al ministero della Sanita', che puo' a mala pena offrire sostentamento alla popolazione civile, lasciata in balia di se' stessa nell'affrontare problemi psicologici e sociali.
 
 
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