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Legge Fini-Giovanardi in vigore da 390 giorni, 138 sotto Berlusconi e 252 sotto Prodi. Interrogazione al ministro Ferrero
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Articolo di Donatella Poretti
24 gennaio 2007 12:58
 
Ho presentato oggi una interrogazione (question time) in commissione Affari sociali, in cui chiedo al ministro della solidarieta' sociale, Paolo Ferrero, quando e come intenda modificare la normativa sulle tossicodipendenze. A quanto ne sappiamo, infatti, la Consulta nazionale sulle tossicodipendenze e' stata convocata una sola volta senza alcun risultato, in quanto sarebbe stato comunicato ai presenti che la linea del Governo e' ancora incerta. Come ricorda l'Aduc (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori), lo scorso 9 ottobre, il ministro aveva anche annunciato che aveva redatto ed inviato ad altri ministeri competenti un nuovo Ddl sulle tossicodipendenze.
Che fine ha fatto quel Ddl? Che fine hanno fatto i numerosi annunci su una imminente modifica della legge Fini-Giovanardi, modifica che era stata considerata fra le priorita' dell'azione di Governo?
Temiamo che anche su questo tema, divenuto ahime' "sensibile", si sia sacrificata ancora una volta la Politica sull'altare della sopravvivenza politica. E cosi' una legge criticata e condannata, alla fine e' stata fatta propria. Basti ricordare che la legge Fini-Giovanardi e' in vigore da 390 giorni, di cui 138 durante il precedente Governo che l'ha voluta, e 252 -quasi il doppio- durante l'attuale Governo che l'ha in sostanza fatta sua.
Mi auguro che il ministro Ferrero voglia sonoramente smentirmi. Allo stato dei fatti siamo in una situazione che rischia di far passare alla storia il Governo ed il ministero di Paolo Ferrero in sintonia e continuita' con quello precedente.

Questo il testo dell'interrogazione:

INTERROGAZIONE AL QUESTION TIME IN XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)

Premesso che:

- il ministro ha annunciato numerose volte una imminente modifica del Testo unico sulle tossicodipendenze; in particolare, il ministro ha in piu' occasioni annunciato che la nuova normativa avrebbe previsto il ritorno alla divisione delle sostanze stupefacenti in sei tabelle, il superamento del concetto di dose minima introducendo quello di 'commercio a fini di lucro', graduazione delle pene a seconda della pericolosita' e non dell'illegalita', superamento delle sanzioni amministrative, ampliamento della sfera di applicazione della riduzione del danno, possibilita' di forme alternative al carcere per chi e' in recupero;

- in data 9 ottobre 2006, il ministro ha dichiarato di aver inviato ai ministeri competenti, per essere "testato", un Disegno di legge sugli stupefacenti, il cui contenuto e le cui sorti rimangono tutt'ora sconosciute;

- in data 5 dicembre 2006 si e' riunita per la prima e -per quanto ne sappiamo- unica volta la Consulta nazionale delle dipendenze, che non ha prodotto alcun documento pubblico;


e considerato che:


- sono ormai passati otto mesi dall'insediamento del Governo senza alcun intervento organico sul Testo unico sulle tossicodipendenze;

- come segnala l'Aduc (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori), sono molti gli operatori del settore delle tossicodipendenze che denunciano gli effetti devastanti dell'attuale legislazione;


per sapere:


il contenuto dei provvedimenti che sono stati gia' redatti -tra cui il Ddl annunciato lo scorso 9 ottobre 2006- e che sono in preparazione al fine di modificare l'attuale normativa sulle tossicodipendenze, e quando tali provvedimenti saranno presentati al Parlamento.


* deputata della Rosa nel Pugno e segretaria della commissione Affari Sociali
 
 
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