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Italia. Conferenza mondiale sulla prevenzione: Solo digrignare i denti da parte dei replicanti di se stessi?
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Articolo di Vincenzo Donvito
22 settembre 2003 15:13
 
La conferenza mondiale per la prevenzione sull'uso di droghe, organizzata a Roma da don Sorge, e che ha visto la partecipazione del presidente della Camera Pierferdinando Casini, nonche' del ministro della Salute, Girolamo Sirchia e del vicepresidente del Consiglio dei ministri Gianfranco Fini, e' grossomodo la solita passerella. Cioe' un incontro in cui le persone autorevoli che sono convinte che il metodo seguito fino ad oggi nel rapportarsi con le droghe illegali sia un'autostrada di successi, si parlano fra di loro, forti dell'eco che la loro notorieta' (non certo in materia) avra' su cio' che dicono, e poi tutti a casa. No alla legalizzazione di qualunque droga oggi illegale (mai che qualcuno faccia un accenno alle droghe legali tipo tabacco e alcool, e al monopolio dello Stato che ci lucra), alcuna distinzione tra droghe leggere e pesanti, preannunci di progetti di legge che salveranno l'Italia e tutti i tossicodipendenti e, piu' che altro, che convinceranno i milioni di consumatori di spinelli che drogarsi fa male ed e' sbagliato.
Il solito libro delle buone intenzioni che va nella direzione opposta di come stanno andando gli altri Paesi dell'Unione Europea che, tra marijuana terapeutica in farmacia, stanze dell'eroina e del crack, distribuzione controllata di eroina, controlli agli ingressi delle discoteche sulla qualita' dell'ecstasy, etc., sono lontani anni luce dalle possenti dichiarazioni degli esponenti del Governo e della maggioranza politica in Parlamento.
E infatti si tratta solo di denti digrignati, per cercare di comunicare al proprio elettorato il messaggio tradizionale che loro credono sia quello della loro parte politica, dimentichi che Paesi governati dal centro-destra, come Spagna o Olanda, sono all'avanguardia negli esperimenti di approcci non punizionisti e legalizzatori del fenomeno droga.
E dopo questi veri e propri spettacoli, cosa succede?
Tutto come prima, cioe' peggio di prima. Con il mercato (che volenti o nolenti esiste e continuera' ad esistere finche' un essere umano sara' sulla terra) affidato alla malavita, con la mancanza di informazione che induce molti consumatori a riempirsi di schifezze perche' non hanno alternative e cognizion di causa, e soprattutto con i malati tossicodipendenti che entrano ed escono da carceri dove -disappliccando le leggi- molto spesso non vengono neanche curati con le dosi metadoniche di mantenimento, infettandosi di Aids ed epatiti, forze dell'ordine impegnate in operazioni di molto improbabile dissuasione davanti alle scuole nonche' in tutta una serie di operazioni che se fumare uno spinello non fosse da perseguire, non dovrebbero fare, carceri strapiene di consumatori di droghe o che diventano tali dietro le sbarre . cioe' tutto quello che significa droghe illegali e relativa follia legislativa che reitera messianicamente i suoi metodi e i suoi principi ignorando il fallimento e il peggioramento registrato fino ad oggi.
Continuiamo a farci male e, soprattutto, continuino i nostri legislatori che vagamente la pensano in modo diverso dai replicanti odierni di se stessi a restare immobili e a rimandare il problema.
 
 
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