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Israele. La polizia interrompe il "marijuana day"
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Articolo di Alessandro Garzi
8 maggio 2004 18:06
 
La polizia israeliana ha interrotto il marijuana day che si stava svolgendo a Tel Aviv ed ha trattenuto circa trenta persone, tra le quali tre minorenni e Boaz Verchtel, leader del partito "Ale Yarok" (partito della foglia verde, antiproibizionista).
La polizia ha dichiarato "illegale" l'evento, ed ha sequestrato tutta l'attrezzatura. Secondo il comandante delle forze dell'ordine del distretto di Yarkon, che era presente, la manifestazione "si era trasformata in un droga-party", affermando che "la polizia era presente sul posto fin dalle prime ore del mattino".
Sarebbero dovuti intervenire al dibattito il parlamentare Roman Bronfman (del partito Yahad) ed il ministro della Sanita' israeliano Danny Naveh. Nel suo intervento, secondo quanto ha dichiarato successivamente, Bronfmann avrebbe voluto prendere una posizione contraria alla legalizzazione, ma comunque critica nei confronti della politica israeliana sulle droghe, che non fa distinzioni tra droghe leggere e droghe pesanti. Il ministro, invece avrebbe preso una posizione contraria a tutte le droghe ed avrebbe dovuto esporre i pericoli dell'uso di stupefacenti.
Nei giorni passati un gruppo antidroga (Al-Sam) si era appellato all'Alta Corte per impedire lo svolgimento della manifestazione. Il gruppo aveva chiesto anche, in alternativa al bando, di limitare l'ingresso ai maggiori di 18 anni, dopo aver accuratamente delimitato l'area e creato una sorta di "fascia di sicurezza", e che la polizia fosse presente in forze "sia in uniforme che in incognito", oltre a perquisire tutti i partecipanti per mezzo di cani antidroga. Secondo Al-Sam, lo scopo dell'evento sarebbe stato quello di "mettere a repentaglio l'ordine pubblico e creare un clima adatto al consumo di droga".
I giudici avevano decretato che proibire l'evento avrebbe significato violare la liberta' di espressione, affermando che "comunque la polizia avrebbe fatto il proprio dovere affinche' non venisse violata nessuna legge".
Al momento dell'irruzione, erano presenti all'evento circa 2.000 persone. E' la prima volta, in sette anni, che si verificano questo tipo di problemi al "marijuana day" di Tel Aviv.
 
 
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