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Gb. Scozia. Si affilano i coltelli per l'applicazione della nuova legge sulla cannabis
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Articolo di Katia Moscano
25 gennaio 2004 19:07
 
Giovedi 29 gennaio alle ore 16, in occasione dell'entrata in vigore della nuova legge sulla decriminalizzazione della marijuana, aprira' il primo cannabis cafe' scozzese a Leith/Edimburgo (locale dove, dopo una certa ora, sara' consentito fumare la sostanza portata da ogni singolo avventore, e dunque non venduta, ndr), ma e' anche preannunciato un intervento della polizia per arrestare il proprietario, Paul Stewart. "La tolleranza delle forze dell'ordine, per il consumo personale -ha dichiarato il primo ministro Jack McConnell- non sara' piu' ammessa. Il Governo lancera' una campagna antidroga per ricordare ai cittadini che la cannabis e' ancora illegale". Tom Wood, capo della polizia delle contee di Lothian e Borders, ha dichiarato che esperimenti come il Purple Haze non saranno permessi a lungo.
Ironicamente, la decriminalizzazione della cannabis, voluta dall'Home Office, ha fatto ridiventare una priorita' la lotta alle droghe leggere dopo alcuni anni, di "tolleranza", ma, di contro, e' per la tolleranza e per i risultati ottenuti che si e' legiferato verso un approccio piu' pragmatico al problema. Alla fine degli anni `90, le forze dell'ordine si concentrarono contro le droghe pesanti, come l'eroina e il crack e, come ha dichiarato un responsabile della sezione antidroga, "Non si decise, a tavolino, di non perseguire piu' i consumatori di cannabis, solo che dovemmo fare una scelta e decidemmo di focalizzare la nostra azione contro le droghe piu' pericolose".
E' intervenuto sulla nuova legge anche il dottor Ian Oliver, precedente capo della polizia della contea di Grampian e ora consulente antidroga presso le Nazioni Unite "Il messaggio che si invia ai cittadini e' pessimo, e i ragazzini equiparano la droga ad un medicinale. La droga oggi in commercio e' molto piu' dannosa di quella venduta decenni fa,". Per Robin Murray, dell'Institute of Psychiatry, piu' dell'80% dei ricoveri vede coinvolte persone con alle spalle un passato di fumatori di cannabis, e tra queste i ragazzini hanno sette volte maggiori probabilita' di sviluppare, nel corso della vita, psicosi e manie depressive. Studi della British Lung Foundation riportano che una sigaretta al giorno di cannabis e' dannosa per i polmoni, quanto un pacchetto di sigarette, e la British Medical Association, ammonisce che fumare con regolarita' comporta l'insorgere di gravi malattie, quali: cancro, bronchiti, enfisema polmonari e problemi cardiaci.
I sostenitori della cannabis, pur concordando con la pericolosita', ritengono che sia comunque minore se comparata all'alcool e al tabacco. Kevin Williamson, portavoce per le politiche sulle droghe dello Scottish Socialist Party: "E' da irresponsabili criminalizzare qualcuno per una sostanza che e' meno pericolosa dell'alcool. In Scozia, siamo trattati come cittadini di seconda classe", e Paul Stewart, che rischia fino a cinque anni di prigione, ha dichiarato "Creeremo un nuovo movimento: lo "Scottish Cannabis Cafe" per la legalizzazione della sostanza e per tutelare il milione e mezzo di persone che sono penalizzate delle leggi. Se il Purple fosse chiuso, altre decine di locali saranno aperti, in tutto il Paese".
 
 
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