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Francia. Rapporto 2003 sulle tossicodipendenze
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Articolo di Rosa a Marca
6 novembre 2004 15:25
 
Sono piu' giovani, consumano piu' spesso diversi tipi di droghe e vivono in una maggiore precarieta' rispetto ai piu' adulti.
Il fatto della giovane eta' dei tossicodipendenti francesi e' il fenomeno piu' evidente del 2003, secondo il rapporto nazionale del dispositivo Trend, che l'Osservatorio francese sulle droghe e le tossicomanie (OFDT) ha appena pubblicato online (www.ofdt.fr). Le altre tendenze sono il continuo incremento dell'uso di cocaina e l'infatuazione per il consumo di sostanze allucinogene naturali, come i funghi.
Il rapporto Trend sintetizza i dati che provengono da una rete nazionale di 12 siti d'osservazione in Francia (di cui 9 nelle metropoli), autrice dell'indagine "première ligne", dai dispositivi d'osservazione sulle droghe sintetiche e, infine, dalla collaborazione con gli organismi pubblici. Esso "mira a fornire precocemente informazioni sugli usi e gli utenti di droghe illecite e sui fenomeni emergenti a loro legate", precisa Jean-Michel Costes, direttore di OFDT, organismo finanziato da Mission interministérielle de lutte contre la drogue et la toxicomanie (MILDT).
L'attivita' d'osservazione e' stata condotta in due ambiti distinti. Il primo e' lo spazio urbano, che interseca una popolazione stimata in 160.000 persone e che, in passato, era dominata dai consumatori di eroina. Le notizie di questo ambiente sono state ottenute tramite strutture di prima accoglienza e osservazioni per strada e nei quartieri marginalizzati. Il secondo e' "lo spazio festivo", soprattutto techno, e ingloba anche bar, discoteche, locali notturni.
Il rapporto 2003 mette in evidenza il fenomeno del ringiovanimento delle persone incontrate per strada o nelle strutture di prima accoglienza. Le osservazioni di Trend hanno identificato tre sottogruppi di giovani consumatori, che prima non apparivano in maniera significativa. Il primo e' costituito da "persone fortemente pregnate dalla cultura techno, che rivendicano alcune forme di marginalita, come il nomadismo". Persone in rotta con la famiglia e con debole inserimento sociale formano il secondo sottogruppo. Il terzo e' costituito da persone da poco immigrate, in particolare dall'Europa dell'est, forti consumatori di stimolanti. I primi due gruppi si trovano nell'intersezione dei due ambienti studiati -urbano e festaiolo-, cio' che ha per effetto la contaminazione delle pratiche e dei consumi.
Le pratiche di questi giovani dai 15 ai 24 anni divergono, almeno in parte, da quelle dei piu' adulti. Quasi tutti hanno fatto uso di tabacco (92%), di cannabis (85%) e di alcol (80%) nel mese precedente l'indagine. E' in questa fascia d'eta' che la quota di consumatori quotidiani di cannabis e' la piu' alta (68%, contro il 61% tra chi supera i 25 anni). Nello stesso mese di riferimento, il tasso di assunzione di stimolanti e di allucinogeni e' stato maggiore rispetto alle persone piu' adulte, inversamente di quanto si e' osservato con gli oppiacei. Gli stimolanti piu' presenti in quella fascia d'eta' (15-24 anni) sono l'ecstasy (59% contro il 23% di chi supera i 25 anni) e il cloridrato di cocaina -in forma di polvere- (42% contro 33%). I funghi si piazzano al primo posto tra gli allucinogeni (30% contro il 9% dei piu' vecchi), seguiti da LSD (23% contro 7%). Meno consumatori d'oppiacei, tranne il "rachacha" (derivato del papavero, battezzato "oppio di bassa gamma"), i giovani tossicomani usano, per un terzo, la buprenorfina ad alto dosaggio (Subutex), stornata dal suo uso come trattamento sostitutivo, e per un quarto di eroina.
La modalita' preferita di consumo e' lo "sniff" -per via nasale- (57% contro il 28% dei piu' anziani), mentre ad iniettarsi la droga e' il 28% contro il 40% dei piu' anziani. Infine, in questa popolazione giovane, il tasso d'infezione da Hiv (6%) o di epatite B e C (3% e 17%) e' debole, anche se sono cifre da relativizzare: solo un giovane su due ha fatto un test in vita sua.
Il resto di quest'ampia inchiesta conferma vari fenomeni. Diversamente da quanto si e' osservato per l'eroina, che regredisce in ambito urbano senza progredire significativamente in quello "festivo", l'uso di cocaina continua a crescere in tutt'e due. Sia nell'uno come nell'altro spazio, oltre un terzo dei consumatori ne ha assunto nel mese di riferimento e "i profili sociali dei consumatori di questo prodotto si diversificano", notano gli autori del rapporto, poiche' la cocaina riguarda sia i marginalizzati sia le persone benestanti. Da notare, infine, che il Subutex e' divenuto "l'oppiaceo piu' consumato davanti all'eroina, e nel mese scorso, 4 tossicomani su 10 ne hanno fatto uso".
L'ultima tendenza significativa del rapporto e' la moda degli allucinogeni naturali. "I funghi allucinogeni godono di un'immagine positiva tra i consumatori, che spesso li assimilano ai prodotti bio. Piu' scollegati dal traffico rispetto alle altre sostanze o accessibili via Internet, anche per loro e' giunto il momento di suonare l'allarme", spiega il dottor Pierre-Yves Bello, responsabile del dispositivo Trend. Classificate come stupefacenti, queste sostanze sono consumate soprattutto nello spazio "festivo", ma anche in quello urbano (14% di consumatori nel mese trascorso).
I giovani consumatori di droga analizzati nel rapporto non si differenziano dai piu' adulti solo per le diverse modalita' di consumo. I ricercatori sottolineano che "la situazione di sofferenza sociale" nella fascia 15-24 anni della popolazione studiata e' piu' pesante rispetto a chi ha superato i 25 anni. Piu' di 6 su 10 dichiarano di vivere in un alloggio precario o di non averne nessuno (4 su 10 tra i piu' anziani). Nella fascia dei 15-24 anni il 45% dei tossicodipendenti non ha alcuna copertura sociale. Infine, il 37% dichiara di non possedere nessun reddito, contro l'8% di chi ha superato i 25 anni beneficiando dell'assegno di sussistenza (RMI).
 
 
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