testata ADUC
Francia. Piano quinquennale contro droga, alcool e tabacco
Scarica e stampa il PDF
Articolo di Vincenzo Donvito
30 luglio 2004 20:03
 
Ritardare l'eta' del primo spinello, ridurre del 25% il numero di adolescenti che fumano regolarmente, informare meglio i consumatori dei rischi sull'abuso e dimezzare il numero di giovani che pensano di poter acquistare facilmente delle droghe leggere nei loro istituti scolastici -il tutto da oggi al 2008: il "piano quinquennale di lotta contro le droghe illegali, l'alcool e il tabacco", reso noto ieri dalla "Mission Interministérielle de lutte contre les drogues e la toxicomanie" (Mildt), mira a infliggere un duro colpo al consumo della cannabis. Si tratta di una primizia per la Francia, dove i poteri pubblici hanno per lungo tempo esitato ad agire, sballottati tra banalizzazione e demonizzazione delle droghe leggere.
Comunque il numero di fumatori continua ad aumentare. E si e' moltiplicato per due tra il 1993 e il 2002 nelle persone tra 18 e 44 anni. Oggi si stima che il 50% delle ragazze e il 66% dei ragazzi abbiano gia' fumato della cannabis, mentre il 24% degli adolescenti ne fa un uso regolare. "E' per questo che ci e' sembrato urgente organizzare un programma ambizioso di prevenzione, che prenda in considerazione i genitori, la scuola e i mezzi di comunicazione di massa", dice Didier Jayle, presidente del Mildt. Il piano si incentra sulla diffusione, a partire dall'inizio del 2005, di uno spot televisivo sulla cannabis destinato al grande pubblico. Si fara' leva su quegli effetti negativi del consumo su cui gli adolescenti si suppone che possano essere sensibili: perdita della memoria, perdita di interesse per la scuola e maggiori rischi di incidenti automobilistici.
Inoltre verra' istituita una linea telefonica specificamente dedicata ad ascoltare chi fuma della cannabis, integrandola al servizio gia' esistente di "Drogues Info Service". In ogni Dipartimento ci sara' un ufficio di consulenza specializzato, gratuito e in modo tale che possa essere garantito l'anonimato di chi vi si rivolge. Sul piano repressivo, infine, verranno fatti dei test sulla saliva per rilevare la presenza di sostanze illecite -hashish o droghe sintetiche- nell'organismo degli automobilisti, cominciando da subito in via sperimentale, da qui alla fine dell'anno.
"Nel complesso e' una buona cosa che la Francia faccia qualche cosa per far venir fuori la cannabis da quell'ambito terapeutico dove e' stata fino ad oggi relegata", dice Michel Reynaud, segretario generale della Federazione francese di dipendenza. Di fatto chi avevi i poteri per intervenire ha per lungo tempo tentennato tra la tentazione di mescolare le droghe leggere e pesanti in un identico ambito repressivo e altrettanta tentazione, simmetrica, di chiedere la depenalizzazione dell'hashish adducendo come motivo che i suoi effetti sulla salute sono, per alcuni, largamente discutibili. Nello stesso tempo alcuna chiara politica ha considerato in modo ottimale i consumatori.
"Ma -aggiunge Michel Reynaud- non e' sufficiente interessarsi di una sola sostanza e, come si e' fatto fino ad oggi con il tabacco, senza prendere in considerazione l'insieme dei prodotti che possono dare una dipendenza". E' per evitare questo scoglio che il Mildt si impegna, nel suo piano 2004-2008, a mettere insieme, nell'ambito delle dipendenze, delle strutture mediche in grado di avere a che fare con i consumatori -intesi come consumatori di varie sostanze- di droghe pesanti, leggere, legali e illegali nello stesso tempo. "Per di piu' -dice Didier Jayle- noi intendiamo migliorare la formazione dei medici generici perche' siano in grado di occuparsi di chi dipende da queste sostanze, in modo da ottimizzare la ricerca e la cura di chi abusa di una sostanza".
Le ambizioni del programma sono le seguenti: riduzione del consumo quotidiano di alcool a persona, in tre bicchieri per l'uomo e due per le donne; maggiore attenzione sulle nuove droghe sintetiche; interventi specifici li' dove si consuma crack; lotta contro l'uso improprio dei prodotti sostitutivi dell'eroina e promozione dei farmaci che limitino gli effetti collaterali della dipendenza da tabacco.
La spesa per il tutto, tra Mildt e vari ministeri che foraggeranno, si aggira sui 500 milioni di euro in cinque anni.
 
 
ARTICOLI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS