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Francia. I giovani consumano meno tabacco e cannabis, ma piu' alcol
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Articolo di Rosa a Marca
5 ottobre 2004 19:48
 
Uso di tabacco in calo, ridotto anche l'uso di cannabis, ma aumenta il consumo regolare di alcol. Sono queste le risultanze piu' evidenti di Escapad 2003, la consueta indagine basata su questionari anonimi compilati da ragazzi e ragazze di 17 e 18 anni nella Giornata di chiamata e preparazione alla difesa. I risultati sono forniti da OFDT, l'Osservatorio francese su droghe e tossicomanie e da Mildt, la Missione interministeriale di lotta alla droga e alle tossicodipendenze.
Le risposte fornite dai 15.710 giovani interpellati confermano la diminuzione del tabagismo, sia quotidiano sia occasionale, anche se il 12% dei giovani mostra un'elevata dipendenza. Quasi un giovane su due (47,4%) dichiara di avere fumato entro i trenta giorni precedenti (il 48,2% delle ragazze e il 47,3% dei ragazzi). Dal 2000 al 2003, l'uso quotidiano e' sceso regolarmente passando dal 41,9% al 38,1% tra i maschi e dal 40,2% al 37,2% tra le femmine. Il calo e' stato notato qualche mese dopo gli aumenti del prezzo dei tabacchi del gennaio 2003, ma prima di quelli dell'ottobre 2003. "La politica sui tabacchi ha certamente degli effetti in termini di riduzione dei consumi", dice soddisfatto Didier Jayle, presidente di Mildt.
L'altra constatazione importante di Escapad 2003 e' l'inizio di un calo nel consumo regolare di cannabis rispetto al 2002. Un terzo degli adolescenti (26,3% di ragazze e 37,9% di maschi) dichiara di aver consumato cannabis nell'ultimo mese. Dopo la progressione tra il 2000 e il 2002, l'uso regolare di cannabis (oltre dieci volte in un mese) torna ai livelli del 2000. L'esperienza occasionale (almeno una volta nella vita) e' leggermente aumentata dal 2000: 50,3% nel 2003 contro il 45,5% nel 2000.Ma se l'aumento prosegue leggermente tra le ragazze, per la prima volta dal 1990 si nota un calo tra i ragazzi. "La diminuzione dell'uso regolare di cannabis sembra essere davvero una prima inversione di tendenza, registrata anche in altri Paesi europei, benche' il livello francese sia ancora alto", commenta Jean-Michel Costes, direttore dell'OFDT. Per Jayle, la nuova tendenza dipende dal fatto che "da un anno o due la mentalita' e' cambiata grazie alle considerazioni sul carattere non anodino della cannabis, considerazioni riprese dai media. Quando nel febbraio 2005 lanceremo una campagna sulla cannabis, ogni dipartimento avra' almeno un servizio di consulenza per i giovani e i loro genitori".
Meno consolante e' invece la situazione dell'alcool, il cui uso regolare lo ha fatto diventare "di gran lunga il prodotto psicoattivo piu' consumato nel corso degli ultimi trenta giorni. Il suo uso recente concerne 8 giovani su 10 (76,2% delle ragazze e 84,2% dei ragazzi)", indicano gli autori dello studio. L'uso regolare a 17 anni e' in crescita dal 2000, quando e' passato dal 16% al 21,2% tra i maschi e dal 5,5% al 7,5% tra le femmine. Il tasso di ubriacature resta pero' stabile. Jayle vede in questi dati un motivo per "mantenere la pressione sull'alcol. Entro fine d'anno, Mildt lancera' una campagna sull'uso regolare ed eccessivo e sull'alcolismo cronico".
 
 
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