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Francia. Campagna informativa sull'uso della cannabis
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Articolo di Rosa a Marca
2 febbraio 2005 15:31
 
Con 850.000 fumatori regolari, di cui 450.000 giornalieri, i giovani francesi sono tra i maggiori consumatori europei di cannabis. Per la prima volta in Europa, una campagna informativa choc sui misfatti della sostanza tentera' di convincerli degli effetti deleteri della droga leggera.
Presentata il 2 febbraio dal ministro per la Sanita' e la Famiglia, Philippe Douste-Blazy, la campagna sulla cannabis e' rivolta ai giovani e ai loro genitori, e vuol essere realista, scevra da contenuti ideologici. L'idea e' d'informare senza demonizzare e di denunciare non la cannabis in generale (shit, ganja, beuh), ma il suo uso problematico da parte di una frangia di consumatori che non ha mai smesso di aumentare in dieci anni: i giovani.
La quota di ragazzi di 16-17 anni che hanno fumato hashish piu' di dieci volte in un anno e' triplicata dal 1993, passando dal 7% al 21% nel 2003. Tra le ragazze e' salita dal 4% all'11%. Un ragazzo su cinque e una ragazza su dieci si preparano spinelli varie volte nella settimana. Nel frattempo, le richieste di cura legate all'abuso di cannabis sono cresciute sensibilmente -dal 16% del 1998 al 25% nel 2002.
Contrariamente ai messaggi troppo a lungo tranquillizzanti, la cannabis non e' priva di effetti negativi, come dimostrano dati scientifici recenti. Tanto piu' che i prodotti utilizzati oggi contengono molto piu' principio attivo (Thc) rispetto agli anni 1970. Si e' infatti ben lontani dal shit di papa'.
Tra gli effetti piu' frequenti, i medici citano un'alterazione della percezione, dell'attenzione e della memoria immediata, con la conseguenza, in caso di consumo regolare, di perturbazioni a livello di studio o apprendistato. Senza dimenticare l'intossicazione acuta (bad trip) caratterizzata da vomito, svenimenti, allucinazioni che possono colpire sia i consumatori regolari sia quelli occasionali. Fenomeno inquietante, gli effetti della cannabis sulle prestazioni cognitive possono persistere in eta' adulta se si e' iniziato prima dei diciassette anni, circostanza sempre piu' frequente. Anche i rapporti con genitori e amici possono degradare molto in fretta. Concentrato sulla ricerca e il consumo della sostanza, il giovane si isola, si ripiega su se stesso, e cio' si riflette sull'ambiente familiare e professionale. Un'assunzione regolare espone al rischio di dipendenza, cio' che riguarda il 10%-15% dei consumatori, soprattutto maschi.
Infine, numerosi studi recenti tendono a mostrare il legame tra assunzione precoce di cannabis e schizofrenia in eta' adulta. Ma anche se il carattere casuale di questo legame non e' ancora sufficientemente dimostrato, la maggioranza degli specialisti e' concorde nel dire che il consumo del prodotto puo' accelerare la comparsa di una schizofrenia, aggravandone i sintomi, e rendere molto meno efficace il trattamento.
Oltre alla linea telefonica "Ecoute cannabis", che offrira' informazioni e consigli personalizzati, e la distribuzione di opuscoli d'informazione destinati alcuni ai giovani e altri ai loro parenti, saranno istituiti 300 centri di consultazione specializzata. Gia' ne esistono 260, dove i giovani possono consultare educatori, psicologi ed infermieri specializzati, sotto la responsabilita' di uno psichiatra.
La Revue du praticien ha dedicato il 15 gennaio 2005 un numero speciale agli effetti negativi della cannabis sulla salute, coordinato dal professor Michel Raynaud, del dipartimento di psichiatria e dipendenza di Paul-Brousse a Villejuif.
 
 
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