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Francia. In bilico il sistema di sostituzione dell'eroina
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Articolo di Rosa a Marca
10 gennaio 2006 15:04
 
E' un vecchio fantasma della destra reazionaria: prescrivere medicinali sostitutivi dell'eroina significa fornire droga ai drogati. "E' normale che il Subutex, una vera droga, sia diventata il secondo farmaco rimborsato dal sistema sanitario, contribuendo alla crescita del 30% dello spaccio per strada", affermava indignato Bernard Debré, deputato UMP, lo scorso dicembre. Ma si sbagliava: il Subutex e' il sedicesimo medicinale rimborsato. Reale e' invece l'ossessione del traffico, che e' marginale, ma potrebbe tradursi ben presto in un atto repressivo. Secondo le informazioni in possesso di Libération, a meta' dicembre la Commissione nazionale degli stupefacenti ha adottato un parere di classificazione del Subutex (buprenorfina) come stupefacente, al rango della morfina, mentre finora la molecola aveva uno statuto di "pianta velenosa". Per acquisirla in farmacia, oggi il paziente deve avere una ricetta particolare, senza possibilita' di fotocopia, con scadenza a 28 giorni, fornitagli dal medico di base. Quest'accesso abbastanza largo ha permesso di curare 85.000 ex-consumatori di sostanze oppiacee togliendo loro i sintomi del manco ma senza procurargli il "flash".
"Per ora, il nostro parere positivo a classificare la buprenorfina come stupefacente e' ufficioso. Spettera' al ministro della Salute e all'agenzia del farmaco darvi un seguito", conferma un membro della Commissione, composta da medici, farmacisti e organismi pubblici. "E' stata una richiesta del ministero degli Interni. I poliziotti sono stufi di vedere dei mecs vuotare le loro tasche piene di Subutex e dire: "Non potete fare nulla!". Con la classificazione di stupefacente, potranno esigere che gli si mostri la ricetta. E se non corrisponde alla quantita', il soggetto si vedra' punito in base alla legge sulle droghe. Dal punto di vista poliziesco, potrebbe essere efficace, ma per le cure ci sono dei rischi", ritiene Jean Lamarche, presidente di Croix verte et Ruban rouge, che fa da tramite tra farmacia e tossici. Altra conseguenza per le farmacie: "Dal momento in cui il Subutex passasse a stupefacente, non lo si potrebbe piu' ordinare per telefono, e bisognerebbe annotare su un registro tutte le entrate e le uscite, oltre che tenere le confezioni in cassaforte, e cio' potrebbe scoraggiare' alcuni farmacisti".
Se questa volta la Commissione e' stata propensa a una classificazione e' anche perche' la Mission interministérielle de lutte contre la drogue et la toxicomanie (Mildt) ha appoggiato la richiesta degli Interni. "Nel 2006, arriveranno i generici del Subutex. Mildt preferisce scansarsi e rifilare la patata bollente dello smercio ai poliziotti", spiega uno dei relatori del dossier. "Ma poiche' si tratta di un traffico di formiche, e non di grandi quantita' di Subutex, gli strumenti polizieschi non saranno adeguati". Per il farmacista Lamarche: "Poiche' con i generici i prezzi si ridurranno, ci saranno piu' acquisti non rimborsati e cio' alimentera' lo spaccio. Sarebbe piu' efficace se il Subutex rimanesse al prezzo di 22 euro la confezione di 7 compresse, rimborsabili al 100% e che il laboratorio Shering Plough s'impegnasse, come contropartita al suo monopolio, a riversare una parte dei guadagni nella lotta alla droga." Per ora, lo spaccio riguarda il 10% dei pazienti. Del resto, i computer dell'assicurazione malattia sono gia' in grado di individuare coloro che si fanno prescrivere il Subutex da diversi medici nello stesso tempo per poi rivenderlo. "Nel Sud-ovest, le Casse hanno convocato coloro che hanno delle ricette deliranti e cio' e' bastato a calmarli", spiega Fabrice Olivet, direttore dell'associazione di consumatori Asud.
Al ministero della Sanita' si assicura che nessuna decisione verra' presa senza concertazione.
 
 
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