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Estonia. L'Aids riguarda tutti
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Articolo di Alessandro Garzi
16 febbraio 2004 18:24
 
L'Estonia, grazie all'uso diffuso di droghe via endovenosa, ha la piu' alta percentuale di infezioni da Hiv tra tutti i Paesi della zona, circa 4.000 persone su 1,4 milioni di abitanti, e questo numero prende in considerazione solo coloro che sono stati effettivamente testati.
Fino al 2000, in Estonia, non si parlava di Aids. Era qualcosa che coinvolgeva solo i tossicodipendenti, gli omosessuali, e i membri della minoranza russa. Al momento dell'indipendenza dall'Unione Sovietica, infatti, non venne data la cittadinanza automatica ai russi estoni, che costituivano circa un terzo della popolazione, se questi non avessero imparato a parlare l'estone, una lingua praticamente impossibile, molto simile al finlandese, e si crearono cosi' delle sacche di emarginazione.
L'Estonia ha poi anche una fortissima tradizione moralista: fino alle soglie del 2000, l'educazione sessuale era praticamente bandita, e metteva in forte imbarazzo anche soltanto parlare di preservativi in pubblico.
A peggiorare la situazione e' venuta la politica economica di Tallin, molto piu' simile a quella reganiana (poche tasse, ma pochi servizi), che a quella dei vicini scandinavi (piu' servizi pubblici, ma tasse alte), venendo a creare, oltre ad una discreta ricchezza nelle classi medie, ed un incremento del turismo, anche un'ulteriore fascia di disagio, dove e' puntualmente iniziato il consumo di stupefacenti, e dove le precauzioni contro l'Hiv sono venute meno.
Alla fine degli anni '90, ci si e' accorti che l'argomento Aids riguardava tutti. Nel 2000, i primi test fecero risultare 390 persone positive all'Hiv, alle quali se ne andarono ad aggiungere altre 1.474 nel 2001, 899 nel 2002 ed 840 lo scorso anno.
Gli operatori si trovarono di fronte ad una situazione che potrebbe sembrare disarmante: dovevano fronteggiare il problema della crescita delle infezioni avendo a che fare con forti sacche di disagio sociale, accompagnate da poche risorse per i servizi pubblici e da una comunita' che vedeva ancora come un taboo l'educazione sessuale e che pensava che l'Hiv riguardasse solo poche fasce di popolazione.
Da quando e' "suonata la sveglia", all'inizio del decennio, e' iniziato un programma di prevenzione del Governo, i numeri dei contagi scoperti sono diminuiti, come si e' visto, ma sempre alti, grazie anche ad un cambiamento nella mentalita' degli estoni: l'educazione sessuale adesso e' obbligatoria nelle scuole, anche se molti farmacisti si rifiutano tuttora di vendere preservativi ai giovani perche' "non sono abbastanza maturi per il sesso", e vengono mandati in onda in Tv dei messaggi per favorire la prevenzione, mentre un numero sempre maggiore di persone si fa testare contro il virus nei centri che garantiscono l'anonimato.
 
 
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