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Colombia. Senatore simbolo della lotta al narcotraffico chiede dibattito sulla legalizzazione delle droghe
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Articolo di Rosa a Marca
29 dicembre 2006 18:52
 
Il senatore Juan Manuel Galan, figlio del candidato presidenziale assassinato per la sua lotta al narcotraffico, chiede che si discutano varie opzioni, inclusa la possibilita' di legalizzare le droghe. "La politica attuale della Colombia contro il narcotraffico non ottiene i risultati sperati; noi colombiani siamo quelli che pagano uno dei piu' alti tributi di sangue", ha detto in un'intervista ad AP. "Dobbiamo trovare la formula che ponga veramente fine al mercato delle droghe illegali... non possiamo pero' adottare una formula prima di discutere e di aver invitato al dibattito tutti i settori, quelli accademici, non governativi, governi di vari Paesi, ognuno con le proprie opzioni", ha aggiunto il parlamentare che milita nel partito Liberal, all'opposizione. La legalizzazione delle droghe e' sempre stato un tabu' in Colombia, anche perche' gli Stati Uniti fanno pressione sulla nazione andina -il principale fornitore di cocaina- affinche' elimini le fonti del narcotraffico. Dal 2000, la Colombia ha ricevuto piu' di 4.000 milioni di dollari in aiuti statunitensi, soprattutto per scopi militari.
Benche' altri politici avessero gia' parlato di legalizzazione, la proposta di Galan potrebbe godere di credito ed appoggio per la stima che i colombiani hanno verso suo padre, Luis Carlos Galan. In uno dei capitoli piu' sanguinosi della storia colombiana, Galan, dotato di carisma e rettitudine morale tali da essere paragonato a John F.Kennedy, fu assassinato durante la campagna elettorale del 1990, quando si profilava la sua vittoria. L'omicidio, avvenuto nei pressi di Bogota', venne ordinato da Pablo Escobar, capo del cartello di Medellin, ora debellato; doveva servire ad alimentare una campagna di terrore per evitargli l'estradizione in Usa, misura che Escobar temeva qualora Luis Carlos Galan avesse vinto le elezioni. Prima di morire a sua volta, nel 1993, ucciso dalla polizia, Escobar ordino' attacchi a giudici, a un procuratore generale, a ministri, giornalisti, poliziotti: centinaia di innocenti morirono in azioni da lui pianificate. Interpellato su come prenderebbe suo padre la proposta di legalizzazione, il senatore Galan ha detto di credere che "dopo due decenni, visto l'impatto della violenza causata dal traffico di droga, non rimarrebbe chiuso a nuove idee sul modo d'assestare l'ultimo colpo letale ai trafficanti". "La Colombia possiede l'autorita' morale per guidare il dibattito a livello internazionale", ha aggiunto. Egli spera che la sua proposta sia sostenuta dal suo partito.
Di recente sono emerse prove che fanno dubitare della realta' delle fumigazioni aeree sulle coltivazioni di coca, una delle strategie antidroga favorite dagli Usa. Malgrado la distruzione record di 144.000 ettari di piante di coca nel 2005, l'ultima ricognizione satellitare statunitense ha evidenziato un aumento del 26% di terreno coltivato a coca sull'anno precedente.
Fabian Marulanda, segretario della conferenza episcopale della Colombia, intrervistato da Radio Caracol, ha detto che e' interessante e un'idea sana quella di dibattere del problema del narcotraffico, e ancor piu' sana l'idea di cercare migliori soluzioni a questo flagello. "Fino a che ci sara' un'alta richiesta di droghe, ci sara' l'offerta" e il mondo non puo' proseguire su questa strada senza risultati.
 
 
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