testata ADUC
Colombia. Alonso Salazar: i narcotrafficanti si battono, il narcotraffico no
Scarica e stampa il PDF
Articolo di a cura di Donatella Poretti
5 gennaio 2004 20:20
 
Per le letture domenicali del quotidiano El Tiempo viene intervistato lo scrittore Alonso Salazar, autore tra le altre opere di "No nacimos pa semilla" (Nati per crepare: storie di sicari adolescenti dall'inferno di Medellin, ed. Leonardo, 1993). "Alonso Salazar, dalla sinistra alla letteratura di Governo: se la guerriglia e' di sinistra, allora io non lo sono piu'" e' il titolo dato alla conversazione con il neo Segretario di Governo di Medellin. Tra i temi affrontati c'e' anche quello del narcotraffico, gli viene chiesto se e' ancora vivo: "vivo e vegeto. Si rispetta la legge che i narcotrafficanti si possono sconfiggere, ma il narcotraffico no".

Allora non ci sono soluzioni?
"Non dipende solo dalla Colombia. Fino a che il quadro giuridico internazionale non cambiera', la Colombia non ha altre soluzioni che combattere drasticamente le organizzazioni del narcotraffico e tutta la criminalita' che lo circonda. La soluzione a medio termine potrebbe essere una flessibilizzazione internazionale della legislazione sulla droga".

La legalizzazione?
"Ci sono diversi modelli, pero' non puo' essere che in Europa, per esempio, continui ad essere flessibile il mercato del consumo, che una droga sia illegale fino all'ingresso di un coffee shop in Olanda, ma che al tempo stesso mantengano i Paesi produttori in una logica di repressione, che ha gia' mostrato di non essere efficace. L'altra soluzione a lungo termine e' che le droghe che qua produciamo, che sono in fondo quelle perseguitate, si rendano inutili perche' vengono prodotti dei loro sostituti e si affianchi un mercato di droghe prodotte nel nord: che la marijuana, la coca e l'eroina passino in secondo piano".

A breve termine non c'e' soluzione in Colombia?
"Non la vedo. Ci sono decisioni da prendere. Lo Stato deve continuare a combattere il reato, deve cercare di trovare una soluzione al conflitto che e' cio' che e' piu' collegato alla droga".

Il narcotraffico e' un grosso rivitalizzante della guerriglia e dei para' allo stesso modo?
"Senza dubbio. Ci sono due esperienze che mostrano come coloro che non sono entrati nell'affare del narcotraffico hanno perso la guerra: le Eln e il Bloque Metro delle autodifese. Le Eln si sono mantenute a distanza dal narcotraffico e dal quel momento e' iniziata la loro grande debilitazione militare. Al contrario le Farc, che si sono organizzate nell'affare hanno avuto la maggiore crescita militare quando hanno avuto il minore consenso pubblico, e nel caso delle Auc, uno dei blocchi che ha deciso di stare lontano dal narcotraffico, ha perso la guerra esattamente per non avere fonti di ingressi economici".
 
 
ARTICOLI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS