E’ un mercato che potrebbe portare 50 milioni di dollari al mese di ricette mediche. Ricardo Rossello, governatore di Porto Rico, ne sembra convinto. Domenica 9 luglio ha firmato una legge che permette ai pazienti che soffrono di cancro, fibromialgia e altre patologie, di non essere perseguiti se posseggono cannabis o altri prodotti derivati dalla stessa.
“Il divieto dell’uso ricreativo rimane in vigore”, ha ricordato il governatore. Ma il rientro di soldi atteso nelle casse dello Stato potrebbe aiutare l’isola dei Caraibi, che soffre di 70 miliardi di debiti. Rossello ha chiesto il mese scorso che Porto Rico sia dichiarata in fallimento.
“Abbiamo lavorato per creare un quadro legale efficace per i pazienti e il settore della cannabis ad uso medico”, ha dichiarato il governatore promulgando il testo, risultato di un dibattito mellifluo in seno all’Assemblea legislativa.
Una decisione che potrebbe creare 50.000 posti di lavoro
Il 10% delle imposte prelevate per la vendita andrebbero a finanziare il centro di traumatologia dell’ospedale pubblico di Porto Rico, minacciato dai tagli di bilancio drastici previsti per risanare le finanze dell’isola di 3,5 milioni di abitanti.
La meta’ dei fondi raccolti per le ammende -imposte essenzialmente ai venditori non autorizzati- sara’ destinata all’universita’ pubblica di Porto Rico che rischia di vedere il suo budget ridotto di quasi la meta' entro il 2021.
Oltre queste entrate, il governatore spera che il nuovo settore della cannabis terapeutica permettera’ di creare 50.000 posti di lavoro li’ dove la poverta’ regna e dove il tasso di disoccupazione si attesta al 12,3%.
Porto Rico non e’ uno Stato americano ma e’ considerato territorio americano. Non e’ il solo a capitalizzare per un prodotto da lungo tempo illegale. A novembre del 2016, in contemporanea con le elezioni presidenziali, la Florida, l’Arkansas e il Dakota del Nord hanno tutti e tre votato per la legalizzazione della marijuana ad uso medico. Altri Stati come la California, il Colorado o Washington hanno gia’ legalizzato il consumo di marijuana ad uso ricreativo.

(da un lancio dell'agenzia France Press - AFP del 1/07/2017)