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Brasile. Il padrino delle Farc? Il Plan Colombia di Clinton
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Articolo di a cura di Donatella Poretti
4 febbraio 2004 13:39
 
Sul quotidiano brasiliano Zero Hora il filosofo Olavo de Carvalho pubblica un pesante articolo in cui accusa, neppure troppo velatamente, l'ex inquilino della Casa Bianca, Bill Clinton; di avere avviato il Plan Colombia e di avere come conseguenza arricchito la guerriglia marxista delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia, nonostante fosse stato avvertito dai suoi servizi segreti che quel programma antidroga avrebbe al massimo cambiato la nomenclatura dei capi nel narcotraffico, ma non avrebbe scalfito invece l'affare. Clinton gia' nel titolo non ne esce bene da questa impietosa analisi: "Il padrino delle Farc".
Ne riportiamo un ampio stralcio.
"Un rapporto della Cia, datato 2000 e recentemente reso noto da il quotidiano El Tiempo di Bogota', mostra che gia' prima di lanciare il Plan Colombia il Governo di Clinton era stato avvertito che questo programma, da 3,2 miliardi di dollari, non avrebbe ridotto per nulla l'ingresso di cocaina colombiana negli Stati Uniti.
Il Plan progettava di distruggere dal 50 all'80 per cento delle piantagioni di coca nelle regioni del Caqueta' e del Putumayo. Il rapporto sostiene: "anche se questi risultati portassero ad una qualche modifica nei capi del narcotraffico, non modificherebbe l'affare in maniera significativa", producendo solo un aumento dell'importazione della coca dai Paesi vicini. In una intervista rilasciata a Bogota' domenica scorsa, l'ambasciatore americano in Colombia, William Wood, ha ammesso piu' o meno implicitamente che la previsione era sicura.
Questo non vuol dire, evidentemente, che il Plan sarebbe stato innocuo. Ha prodotto, quanto meno, le "modifiche nei capi del narcotraffico". Da una parte, la crescita dell'importazione colombiana ha trasformato virtualmente l'intera America Latina in una specie di Colombia. Dall'altro, il divieto di politicizzare la lotta alle droghe attraverso un attacco rivolto selettivamente contro la guerriglia, ha finito con il trasformare le Farc (Forze Armate Rivoluzionarie) nell'erede principale del patrimonio e della rete di distribuzione lasciate per strada da alcuni cartelli, meno potenti, i cui affari erano stati rovinati dalla distruzione delle piantagioni. Questo e' avvenuto perche' nessun cartello aveva, ne' poteva mai avere, una rete di contatti internazionali comparabile a quella delle Farc, investite di questo status privilegiato di poter trattare al tempo stesso davanti e dietro il sipario, nella sua duplice e inseparabile condizione di organizzazione criminale e di movimento politico legittimato da alcuni Governi, tra cui quello del Brasile, oggi governato dagli amici della guerriglia colombiana. Non esiste un "Forum di San Paolo" di criminalita' comune, ma ne esiste uno di brigantaggio politicizzato. Se qualcuno avesse potuto guadagnare qualcosa con il Plan Colombia, erano le Farc. E hanno guadagnato.
La Cia lo sapeva, aveva avvisato Clinton, e Clinton non l'ha ascoltata. [.]".
 
 
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