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Brasile. Nove morti in scontri tra narcos, la violenza travolge anche la polizia
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Articolo di Donatella Poretti
29 settembre 2004 16:57
 
Brasile. Nove morti in scontri tra narcos, la violenza travolge anche la polizia Scontri tra narcotrafficanti e poliziotti negli ultimi tre giorni hanno lasciato un saldo di nove morti. Di alcuni ancora si cercano i corpi, di altri si sa che sono i risultati dei tentativi delle bande della favela Rocinha che cercano di conquistare nuovi punti dello spaccio nelle favelas vicine come quella Vidigal.
Gli scontri avvengono sempre piu' frequentemente di giorno, e gli abitanti delle zone piu' martoriate hanno sempre piu' paura, anche solo di uscire di casa e di ritrovarsi in mezzo ad una sparatoria. Solo nello scontro tra Rocinha e Vidigal, iniziato ad aprile, sono almeno 23 i morti. Ma la violenza colpisce anche gli altri 600 quartieri di Rio, una citta' di circa 7 milioni di abitanti che ha il piu' alto tasso di omicidi del mondo, 50 ogni 100 mila abitanti.
Mentre la polizia assicura che deve usare metodi forti per proteggersi e mantenere l'ordine, attivisti dei diritti umani assicurano che la polizia carioca assassina indiscriminatamente, accusando le loro vittime di essere narcotrafficanti, senza offrire delle prove. Solo lo scorso anno la Polizia a Rio de Janeiro ha ucciso 1.164 persone, per lo piu' in azioni definite di difesa personale. Il capo di una unita' di operazioni speciali della polizia di Rio de Janeiro e' stato destituito ieri, dopo che un quotidiano O Dia ha pubblicato le fotografie, scattate da un elicottero, anch'esso della Polizia che sorvolava la zona dell'operazione. Nelle fotografie si vedono poliziotti che puntano le armi su due persone a terra, due giovani. Poi in altre immagini i poliziotti trasportano i due cadaveri, i due giovani, uno di 16 e l'atro di 24 anni.
Gruppi per la difesa dei diritti umani ed esperti di sicurezza credono che i metodi duri della polizia fanno solo crescere la violenza generale, creando un circolo vizioso di piu' omicidi. E sono 45 mila i brasiliani assassinati ogni anno, pari ad una persona ogni 12 minuti, il numero maggiore rispetto a qualsiasi altro Paese del mondo, secondo quanto riportato dall'Organizzazione Mondiale per la Sanita'.
 
 
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