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Austria. Le terapie antidroga rischiano di fallire
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Articolo di Rosa a Marca
24 gennaio 2006 15:03
 
Alexander David, responsabile per le politiche sulla droga dell'amministrazione viennese, giuristi, legali di pazienti e medici: tutti sul piede di guerra. Motivo? Il ministero della Sanita' vuole modificare la normativa che regolamenta le sostanze stupefacenti. La riforma intende proibire i farmaci piu' importanti tra quelli utilizzati dagli eroinomani nella terapia di sostituzione, e costringere i tossicodipendenti ad esonerare il medico curante dall'obbligo del segreto professionale. "E' un attentato al diritto alla riservatezza sancita dall'articolo 8 della Convenzione sui diritti umani", critica il costituzionalista Theo Oelinger, cui Die Presse ha mostrato la bozza del testo di legge. Oltre tutto sarebbe piuttosto problematico imporre un obbligo a soggetti deboli come i tossicodipendenti che vivono in un vicolo cieco. Anche il difensore legale dei pazienti Siegfried Weilharter tuona contro il venir meno del dovere di riservatezza dei medici. "Si e' andati troppo in la'. Servono modifiche".
Alexander David: il maggior pericolo per i pazienti e la societa' in generale e' soprattutto il divieto della cosiddetta morfina ritardata, utilizzata nella terapia sostitutiva. Secondo i dati del ministero, nel 2004 erano 7000 eroinomani a seguire un trattamento di sostituzione. Ma la cifra sembra poco attendibile se, nella sola Vienna, a maggio 2005 se ne contavano 5480, di cui 3000 curati con morfina ritardata e gli atri con metadone o buprenorfina. David valuta in 4500 la cifra dei tossici cui attualmente viene prescritta la morfina ritardata. Il divieto, che scatterebbe il primo luglio 2006, lo giudica "un esperimento pericoloso e dalle conseguenze imprevedibili per i pazienti e la societa'". Questo perche' la maggior parte dei tossici non puo' o non vuole cambiare la sostanza della cura sostitutiva. "Se non sara' piu' disponibile la morfina ritardata, li respingiamo un'altra volta nel mercato illegale e nell'eroina". Con il conseguente riacutizzarsi del circuito infernale: domanda, offerta, e la criminalita' che gli ruota intorno.
Tuttavia, il progetto di riforma contiene alcune buone novita', ammette David. Per esempio, l'obbligo d'aggiornamento per i medici che prescrivono le sostanze sostitutive. Oppure, la maggiore difficolta' per i tossici di ottenere medicine in quantita' tali da poterle rivendere. Secondo il ministero della Sanita', sarebbe proprio la lotta al mercato nero il vero obiettivo della riforma.
Presto dovrebbe essere pronto il testo definitivo.
 
 
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