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In assenza dello Stato, le milizie private scacciano la droga dalle favelas
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Articolo di Wálter Fanganiello Maierovitch *
22 marzo 2005 12:46
 
Il quotidiano O Globo nell'edizione di domenica scorsa, ha raccontato con un articolo di Vera Araújo come gruppi organizzati e armati, vere e proprie milizie civili, stanno espellendo i trafficanti dalle colline di Rio de Janeiro.
In tutto sarebbero 11 gruppi. Di questi, sei sarebbero comandati da componenti della Polizia Militare dello Stato.
Questi 11 gruppi sarebbero gia' riusciti a colpire le organizzazioni di narcotrafficanti in 42 favelas di Rio, in particolare a Jacarepaguá e a Barra da Tijuca.
In questo speciale di O Globo, un box spiega come il "primo modello di favela senza spaccio era sorto a Rio a Pedras-Jacarepaguá". In quel quartiere, di 60 mila abitanti, un gruppo armato mantiene il controllo del territorio ed e' riuscito ad espellere i trafficanti.
Esistono notizie, come spiega il giornale O Globo, che rivelano come "per essere liberi dallo spaccio, abitanti e commercianti, sono obbligati a contribuire con una quota di denaro variabile e che dipende dal reddito della persona".
"Tutto sarebbe iniziato con una guerra interna nel 1978, in cui gli abitanti nordorientali si scontrarono con i narcotrafficanti. Da allora, la "manieira" (il gruppo armato) ha iniziato a gestire la sicurezza locale".
Per avere una panoramica piu' ampia, nelle 92 favelas di Rio organizzazioni criminali agiscono nel traffico delle droghe e provocano violenza, stabiliscono la ritirata e la legge del silenzio per evitare delazioni. Tra le favelas a rischio ci sono: Rocinha, Vidigal, São Carlos, Mineira, Zinco, Macacos, Jacarezinho, Maré, Alemão, Mandela, Manguinhos, Juramento, Penha, Parada de Lucas, Vigário Geral, Rebu, Sapo.


* Gia' segretario antidroga del Brasile
 
 
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