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Argentina. L'uso di droghe? Un'epidemia sociale!
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Articolo di Donatella Poretti
25 aprile 2004 18:39
 
"Non si tratta di una epidemia come l'epatite, ma e' una epidemia sociale, che si verifica quando una malattia si diffonde troppo e colpisce molte persone in tutto il Paese, soprattutto giovani", a ritrarre cosi' il fenomeno del consumo di droghe e' la massima autorita' in materia in Argentina, Wilbur Grimson a capo della Segreteria di Programmazione per la Prevenzione della Tossicodipendenza e Lotta contro il Narcotraffico (Sedronar).
Dopo una settimana che Diego Armando Maradona e' in ospedale in situazioni critiche, e dopo altri avvenimenti di cronaca con l'arresto di alcuni personaggi famosi per possesso di stupefacenti, si e' aperto il dibattito sulle conseguenze del consumo di droghe nel Paese. A fare il punto oggi e' il quotidiano Clarin che dedica un ampio articolo in cui vengono elencati i segnali di maggiore allarme.
- Tra il 1995 e il 2003, secondo uno studio finanziato dall'Organizzazione degli Stati Americani, sono raddoppiate le prestazioni di emergenza a seguito di incidenti collegati al consumo di droghe;
- Dal 2002 al 2003 sono cresciute del 20% le richieste di aiuto al Programma di assistenza e ricerca delle dipendenze del Consiglio nazionale del bambino, adolescenza e famiglia, per arrivare a quota 1.700;
- E' aumentata del 50% la richiesta di assistenza al Cenareso, un ospedale pubblico specializzato in dipendenze. La cifra delle pazienti donne e' cresciuta del 300%;
- Nei centri e negli ospedali pubblici della provincia di Buenos Aires e' raddoppiata la cifra delle persone che hanno ricevuto cure tra il 2002 e il 2003, da 15.000 a 30.000;
- Dal 2001, la Direzione per la prevenzione sociale delle tossicomanie della Polizia Federale ha avuto un 30% in piu' di richieste per tenere incontri e lezioni nelle scuole;
- Nel 1986 l'organizzazione Narcotici Anonimi comincio' a lavorare nella Capitale federale con quattro gruppi di dipendenti. Oggi in tutto il Paese i gruppi sono 108;
- Negli ultimi 10 anni sono passati da 30 a 300 i cadaveri in cui vengono rinvenute sostanze tossiche dei 3.000 che vengono ogni anno analizzati dall'obitorio della Corte Suprema;
- Al Centro Nazionale Intossicazioni, dell'Ospedale Posadas, le richieste per uso indebito di droghe sono passate dalle 50 del 1987 alle 2.600 dell'anno scorso;
- Tra il 1998 e il 2003, il consumo di droghe nelle scuole dell'area metropolitana e' cresciuto dal 7 all'11%, secondo un'inchiesta dell'Istituto di Scienze dell'Educazione realizzata su 14.900 studenti.

"L'evoluzione naturale di una malattia prevede una manifestazione iniziale, un momento topico e poi una stabilizzazione. Il consumo di droghe nel Paese e' una malattia che e' ancora nella fase ascendente. Se non si prendono misure, nel giro di 5 o 10 anni avremo anche l'eroina, che ha gia' fatto disastri in Europa e negli Stati Uniti", spiega il dottor Osvaldo Curci, direttore del Centro Nazionale di Tossicologia.
E lo Stato non sembra brillare in particolari iniziative, basti pensare che il budget annuale del Sedronar e' da tre anni lo stesso: 9.200.000 pesos, ma se nel 2001 c'era la parita' con il dollaro, oggi non e' proprio cosi' e i 9.200.000 pesos sono pari a 3.250.000 dollari. C'e' chi per la stessa cifra propone un ulteriore cambio: 9.200.000 pesos sono la cifra che i narcotrafficanti guadagnano in Argentina in un solo giorno!
 
 
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