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Argentina. Il narcotraffico con la Bolivia
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Articolo di Donatella Poretti
24 giugno 2002 21:07
 
Pubblicato in due puntate dal quotidiano argentino La Nacion, un reportage sul narcotraffico tra Argentina e Bolivia, a firma di Rafael Saralegui, offre uno spaccato sulla criminalita' organizzata e la frontiera.
Un passo clandestino e' stato ribattezzato El Túnel, ed e' quello prescelto per far transitare auto e moto rubate in Argentina per scambiarle con la cocaina boliviana. Il passo e' impervio e in alcuni punti e' largo appena due metri, ma la bravura degli autisti riesce a far passare le auto andando a 80 chilometri l'ora senza procurargli un graffio. Se fino a poco tempo fa i boliviani accettavano la moneta argentina in cambio degli stupefacenti, ora con la crisi economica e la svalutazione quotidiana del peso, accettano solo auto e moto, oppure dollari. Esiste anche una specie di tariffario del baratto: una moto enduro vale un chilo di cocaina, un fuoristrada trazione integrale dai quattro ai sei chili. Per la documentazione dei veicoli in Bolivia esiste un sistema, come quello del Paraguay, per cui si possono registrare auto e moto anche se non si conosce la loro origine.
La strada 34, che attraversa Salta e Jujuy, e' tra le principali rotte d'ingresso in Argentina della coca boliviana. Nei primi sei mesi dell'anno la Gendarmería argentina ha sequestrato 165 chili di cocaina, ma le forze di polizia stimano che al massimo sequestrano il 10% di quella che circola. Nel 1991 la Gendarmería aveva sequestrato 113 chili nelle province di Salta, Jujuy, Tucuman e in parte in quella di Santiago del Estero. In dieci anni, i sequestri sono decuplicati. Nel 2001 sono stati sequestrati 1.196 chili di cocaina, e applicando la regola del 10 per cento, vorrebbe dire che da questa zona sono passate quasi 12 tonnellate di cocaina.
Mentre si percorrono i chilometri, cambiano i prezzi. E cosi' se in territorio boliviano un chilo di cocaina costa mille dollari, attraversata la frontiera lo stesso chilo e' gia' salito a settemila dollari, e arrivato a Buenos Aires il suo valore sara' ancora piu' elevato.
Tutte le cause giudiziarie del narcotraffico sono di competenza federale, pero' c'e' un piccolo problema: il giudice federale piu' vicino si trova a Salta, ovvero a 350 chilometri dalla zona di confine. A San Ramón de la Nueva Orán, da 18 anni e' stato creato il distretto, il Consiglio della Magistratura ha anche indetto il concorso, tutti aspettano il giudice, tranne i narcotrafficanti.
 
 
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