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Afghanistan. Ostacoli per la lotta antidroga
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Articolo di Alessandro Garzi
10 gennaio 2004 20:01
 
Le forze armate britanniche, secondo quanto e' scritto in un articolo sul "Financial Times" di oggi, starebbero segretamente addestrando alcune squadre speciali di soldati afghani per specializzarli nella lotta alla produzione ed al traffico di droga.
La Operation Headstrong sarebbe, per il quotidiano finanziario britannico, un segno del nuovo impegno antidroga del Governo di Londra in Afghanistan. Anche perche' il 90% circa dell'eroina che si trova nelle strade inglesi, viene dall'Afghanistan, per l'appunto.
Il problema oppio nell'Afghanistan post-Taliban, e' stato preso in considerazione da diverso tempo, da parte delle forze di occupazione, ma la situazione sembrerebbe di gran lunga piu' complicata di quanto non sembri.
Sia il Governo di Karzai che i Paesi occidentali, vorrebbero una forte azione antidroga, magari con l'aiuto di un Paese terzo, meglio se musulmano.
In quest'ottica sono aumentati i fondi stanziati dall'amministrazione Bush per le azioni antidroga (saranno 175 milioni di dollari quest'anno contro i 24,6 del 2003), oltre ad altri 59 stanziati dal Pentagono per il periodo ottobre 2003- ottobre 2004.
Ma le stesse forze sono, al momento, restie dal lanciare una guerra a tutto campo contro l'oppio: si potrebbero "svegliare" i signori della guerra locali, che controllano buona parte del commercio, e che potrebbero creare altri problemi agli eserciti alleati nella Regione. Il Governo di Karzai, per sua stessa ammissione, non riesce infatti a controllare piu' del 70% del territorio nazionale.
"Inoltre -come ha spiegato il generale Usa David Barno il mese scorso- la nostra capacita' operativa e' limitata ed il nostro obiettivo primario e' quello di colpire il terrorismo e incrementare la sicurezza. La possibilita' di essere coinvolti in altri campi e' piuttosto limitata".
 
 
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