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Afghanistan. Figlie vendute per ripagare i debiti
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Articolo di Katia Moscano
6 ottobre 2005 21:10
 
Nella provincia di Nangarhar indebitarsi e' comune. Ogni autunno i mezzadri chiedono prestiti ai trafficanti di droghe per comprare i semi di papavero, ripagandoli con il raccolto successivamente raffinato in eroina.
Quest'anno, le eradicazioni hanno nettamente ridotto le coltivazioni di papavero, ma i mezzadri continuano ad essere indebitati. E alcuni ripagano i debiti con l'ultima risorsa rimasta: le figlie.
Non ci sono statistiche ufficiali su quante ragazze ne siano rimaste vittime, ma alcune associazioni umanitarie e l'organizzazione internazionale per l'immigrazione hanno le prove di qualche caso, e anche alcuni contadini e anziani di Nangarhar hanno ammesso di avere assistito a delle transazioni.
Tra gli afghani c'e' una tradizione su come risolvere i conflitti. Gli assassini, i ladri o i debitori insolventi sono costretti dagli anziani del paese a consegnare la figlia o la sorella alla famiglia della vittima. Questa pratica, per alcuni, e' una tradizionale "transazione matrimoniale".
In una cultura dove i matrimoni sono combinati dalle famiglie, dove il promesso sposo paga al padre della fidanzata l'equivalente di 2 mila ai 5 mila dollari, un uomo puo' cancellare il suo debito accordandosi con il proprietario terrerio o ad un suo familiare per dargli in moglie la figlia. Questa pratica e' aumentata contemporaneamente all'incremento della lotta contro le droghe.
Lo scorso anno un rapporto dell'associazione internazionale per l'immigrazione ha rivelato l'esistenza del traffico di persone in Afghanistan, rimarcando la pratica di nascondere il pagamento dei debiti sotto l'apparenza di unione matrimoniale.
L'agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale ha stanziato 18 milioni di dollari per il 2005 per finanziare colture alternative per i contadini di Nangarhar, denaro che pero' non e' sufficiente per ripagare i debiti gia' contratti.
I trafficanti riescono a guadagnare il doppio o anche il triplo se non sono ripagati entro un anno, ma ci sono stati anche casi di contadini ammazzati.
Un rapporto dell'Unodc (Ufficio antidroghe e crimine dell'Onu) ha stimato che i programmi di eradicazione hanno ridotto del 21% le coltivazioni illegali, e nella provincia di Nangarhar del 96%.
 
 
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