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Afghanistan. Le coltivazioni illegali continuano a rappresentare una "ricchezza" per i contadini
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Articolo di a cura di Katia Moscano
11 novembre 2003 10:20
 
Riportiamo uno stralcio dell'articolo di Abubaker Saddique* pubblicato su EurasiaNet.org

Come molti contadini, anche Jalaludin Khan ha atteso quasi l'inizio dell'inverno per decidere cosa coltivare nel proprio campo e benche' non spieghi il perche', e' chiaro che egli attenda di conoscere l'entita' del divieto dell'autorita' locale sulle coltivazioni di papavero. Coltivazioni che sono le piu' redditizie, anche se ufficialmente illegali. Khan intervistato per EurasiaNet, ne riconosce la pericolosita', ma il Paese e' distrutto e avendo ricevuto poca assistenza, non ci sono molte alternative. Egli vive a Nade Ali nella provincia di Helmand -area in cui ci sono molti altri coltivatori d'oppio-, in una piccola fattoria con la sua numerosa famiglia. Ricerche recenti hanno dimostrato che i contadini guadagnano 38 volte di piu' con le coltivazioni illegali, che con il grano. La primavera scorsa, Khan e altri contadini della provincia hanno distrutto le loro coltivazioni per seguire le indicazioni del Governo, ma in cambio hanno ricevuto poco o nessun aiuto. Per la stagione invernale, quella della semina, che si sta avvicinando velocemente, gli esperti governativi prevedono una crescita delle coltivazioni di papavero e riconoscono che i divieti stanno diventando molto difficili da far rispettare. E' previsto che le coltivazioni aumenteranno in 83 distretti mentre diminuiranno solo in 20, mentre la produzione afghana ha coperto nel 2002 il 76% dell'oppio del mondo, con un aumento del 12%, rispetto al 2001. Molte piantagioni appartengono proprio a contadini poveri, come Khan, i quali nonostante i divieti alla vendita non sembrano spaventati dalle ripercussioni legali.
Il governatore di Helmand, Sher Mohammad Akhundzada ha dichiarato all'EurasiaNet: "Negli ultimi due anni abbiamo fatto molte promesse ai nostri contadini per allontanarli dalle piantagioni illegali, ma sfortunatamente non le abbiamo tutte mantenute". In attesa degli aiuti governativi, molti contadini ritengono il papavero la "strada per la ricchezza".

* giornalista indipendente, esperto dei problemi centro meridionali dell'Asia
 
 
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