La leggendaria valle di Chui, in Kazakistan, verrà bombardata con erbicidi. Una misura necessaria, secondo le autorità della repubblica ex sovietica in Asia centrale, perché quella valle è conosciuta come la terra promessa della marijuana. Lo scrive oggi l'agenzia di stampa kazaka Tengri News.
La regione si trova nel nord del Kazakistan, al confine col Kirghizistan, ed è ampia circa 140mila ettari, coltivati intensivamente a cannabis, la cui produzione è iniziata dal XVII secolo. E' considerata il paradiso dei trafficanti e uno dei principali centri di produzione al mondo.
Da diversi mesi Astana sta ragionando su come affrontare il problema, in bilico tra l'eliminazione della coltivazione e la produzione per vendere la cannabis alle case farmaceutiche che potrebbero usarla per farmaci legali.
La scelta, a quanto scrive Tengri, potrebbe a questo punto essere quella di distruggere le coltivazioni. L'Istituto di ricerca sulla protezione delle piante kazako ha presentato un progetto per la distruzione delle coltivazioni tramite l'uso di erbicidi. In seguito, al posto della cannabis, una produzione che per ovvi motivi è ad altissimo rendimento economico, andrebbe piantato del foraggio.