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Russia. Diffusione della droga tra i soldati di leva
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Notizia 
15 ottobre 2002 16:26
 
Suscita allarme la crescente diffusione delle droghe, accanto all'alcool, nelle caserme russe e in particolare tra i soldati di leva. Gli ultimi dati in proposito vengono da un rapporto presentato alla commissione difesa della Duma, commentato oggi con toni preoccupati da numerosi giornali moscoviti.
Il fenomeno appare particolarmente grave nella fanteria e negli altri corpi di base dell'esercito, dove e' passato dal 14 al 20%, nel giro di cinque anni, il numero dei coscritti sorpresi a consumare sostanze stupefacenti. Tra loro sono stati individuati anche alcuni tossicodipendenti cronici, sfuggiti evidentemente ai controlli che solo nell'ultimo anno hanno permesso di escludere dall'arruolamento circa 20.000 ragazzi. Il rapporto rivela inoltre che il 75% dei reati ed abusi commessi nelle caserme russe vanno ricondotti agli stupefacenti o all'alcolismo, fenomeno quest'ultimo che e' ancora piu' diffuso e che affonda le sue radici in un lontano passato. L'eccessiva propensione al bicchiere, a differenza della droga, coinvolge del resto anche gli ufficiali, con un 10% che abusa periodicamente della vodka e di altre bevande e con un 2% che va considerato addirittura nel novero degli alcolizzati patologici, secondo il giornale "Vriemia Novostiei".
Un ulteriore motivo d'inquietudine -sottolineano i media- deriva dal fatto che sia la diffusione della droga, sia gli abusi alcolici raggiungono le percentuali piu' alte (rispettivamente del 25 e del 50%) tra i militari in servizio nel Caucaso, a ridosso del fronte ceceno. Si tratta del resto di un dato che non sorprende se si considera il grado di stress che il conflitto in atto da anni con la guerriglia islamico-separatista -fatto di imboscate, attentati e sparatorie notturne- continua a imporre. Uno stress che ha prodotto una specifica forma di sindrome psichiatrica, ha spiegato oggi in un'intervista Tatiana Dmitrieva, direttrice del Centro Serbsky di Mosca, il piu' noto istituto di psichiatria russo. La "sindrome cecena" -ha osservato Dmitrieva- comporta "traumi psichici seri", fino allo "sdoppiamento della personalita'". Si tratta di una patologia complessa, -ha aggiunto la specialista- diversa dalla "sindrome afghana", e in qualche misura assimilabile invece alla "sindrome vietnamita" patita da tanti soldati e veterani statunitensi.
 
 
 
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