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 MESSICO - MESSICO - Narcoguerra. 10 omicidi in Jalisco nel fine settimana
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2 gennaio 2018 12:19
 
Nell'ultimo fine settimana sono stati registrati in Messico 10 omicidi nello stato di Michoacan, nell'ovest del paese. Secondo dati della procura di stato, ripresi dal quotidiano "El Financiero", gli omicidi si sono verificati nei municipi di Sahuayo, Apatzinga'n, Buenavista Tomatla'n, Ziracuaretiro e Morelia. Secondo dati governativi nello stato di Michoacan sono stati registrati 1.136 omicidi dolosi nel 2017. L'escalation di violenza, scrive il quotidiano, e' dovuta in particolare all'avanzata del gruppo criminale messicano Cartel de Jalisco Nueva Generacion (Cjng) nei municipi al confine con lo stato di Jalisco. Quello della sicurezza e' tra i temi al centro del dibattito politico in Messico in vista delle elezioni. Secondo i dati diffusi dalle diverse agenzie sulla sicurezza, il 2017 e' l'anno in cui si sono contati il maggior numero di morti violente negli ultimi venti anni. 
Nei giorni scorsi il Sistema nazionale della sicurezza pubblica (Snsp) ha fissato a 23.101 il numero di denunce per omicidi dolosi registrati nel 2017, 692 in piu' rispetto alle morti violente registrate nel 2011. Si tratta della cifra piu' alta degli ultimi venti anni e fissa la media di omicidi per giorno alla poco invidiabile quota di 69. Il nuovo livello massimo e' stato raggiunto gia' a novembre, mese in cui sono state contati 2.212 omicidi. E su questo fronte, il 2017 si chiude con numerosi altri primati negativi: sono stati battuti per tre volte i record mensili di omicidi e in 21 stati della federazione il tasso registrato a novembre e' gia' superiore a quello di tutto il 2011. Il 66 per cento degli omicidi, 15.353 casi, sono stati compiuti con arma da fuoco, l'11 per cento (2.638) con "armi bianche" mentre del restante 22 per cento non esistono indicazioni precise. 
Oltre ad essere stato l'anno con piu' omicidi dolosi nella storia recente del Messico, il 2017 si chiude anche con il triste record del numero di morti tra gli agenti di polizia municipale, provinciale e federale: 530, fino ad oggi, contro il precedente primato del 2011, quanto le morti violente tra i poliziotti sono state 517. La maggior parte degli agenti, 181, sono vittime di esecuzioni, 83 sono caduti a seguito di scontri a fuoco, 78 per incidente d'auto, 67 vittime di imboscate, 37 di rapina, 29 per sequestro. Tra le vittime si contano inoltre 16 suicidi e otto morti per cause naturali. 
Il 22 dicembre il presidente Enrique Pena Nieto ha promulgato la discussa legge sulla sicurezza interna, testo che ha scatenato le proteste delle opposizioni e di diversi osservatori internazionali dei diritti umani. Il provvedimento, frutto di una proposta del Partito rivoluzionario istituzionale (Pri) e dei suoi alleati di governo, fissa paletti legali all'uso delle Forze armate nel contrasto alla delinquenza interna. L'ingresso dell'esercito nelle operazioni di polizia interna era stato deciso nel 2006 dal governo dell'ex presidente Felipe Calderon, come risposta di emergenza alla crescente criminalita' nel paese. Ma da allora il fenomeno della delinquenza e' andato numericamente in continuo crescendo. 
Nelle stesse ore , il candidato presidenziale Andres Manuel Lopez Obrador, e' tornato a proporre una uscita dall'emergenza attraverso "il dialogo con tutti", compresi i narcotrafficanti. "Si puo' dialogare con tutti, occorre cercare il dialogo, fare in modo di far finire la guerra e che si garantisca la pace", ha detto il leader del Movimento di rigenerazione nazionale (Morena), al momento il piu' accreditato alla vittoria finale nelle elezioni del 2018. "E' molto doloroso che ci siano tutti questi omicidi al giorno, ogni giorno la situazione e' piu' grave e andiamo avanti cosi' da tempo", ha insistito rilanciando una ipotesi che gia' nelle settimane scorse aveva acceso un intenso dibattito. A gennaio, ha detto "Amlo", "presentero' tutti i dettagli del piano di sicurezza 2018-2024". 
Jose' Antonio Meade, l'uomo che con ogni probabilita' rappresentera' l'attuale governo nella corsa alla presidenza, aveva poche ore prima detto che in caso di vittoria proporra' di cambiare la strategia di contrasto alla delinquenza organizzata dal momento che l'uso delle armi rischia "di aumentare la violenza". Meade, in corsa per una candidatura a nome del governativo Partito rivoluzionario istituzionale (Pri), ha detto di voler scommettere sul lavoro dell'intelligence e su un attacco alle strutture finanziarie dei cartelli. "In materia di sicurezza, dobbiamo affrontare con maggiore intelligenza la sfida delle armi" ha detto Meade. "Tutti gli studi che stiamo facendo segnalano che la presenza delle armi esalta la sfida della violenza. Dobbiamo togliere il denaro ai cartelli", ha detto l'ex ministro promettendo al tempo stesso di uniformare il piu' possibile le legislazioni contro il crimine esistenti tra gli stati e rispetto alla normativa federale. 
(agenzia Nova)
 
 
 
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