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 COLOMBIA - COLOMBIA - Ministro Difesa riconduce escalation omicidi a narcotraffico, 'riprendere fumigazioni aeree'
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Notizia 
25 agosto 2020 10:49
 
Il ministro della Difesa colombiano, Carlos Holmes Trujillo, ha ricondotto al narcotraffico l'origine dei recenti massacri registrati nel paese, che hanno portano alla morte di oltre 30 persone nell'arco di pochi giorni, e ha ribadito la necessita' di riprendere le fumigazioni aeree per contrastare le coltivazioni di coca. "Le organizzazioni illegali responsabili di questi omicidi di massa sono gli stessi di sempre, ex Farc, Eln, gruppi di trafficanti di droga di diverso nome e di ogni genere. Dove c'e' coca, dove c'e' traffico di droga, c'e' morte e distruzione", ha detto il ministro parlando in conferenza stampa. "Dietro gli omicidi di massa recenti c'e' la mano criminale del narcotraffico. Inoltre e' assodato che laddove ci sono enclave del narcotraffico il tasso di omicidi e' doppio rispetto ad altri municipi del paese". A questo proposito Holmes Trujillo ha dichiarato che sospendere le fumigazioni aeree di glifosato per contrastare le coltivazioni di coca "e' stato un grave errore, che ha portato all'aumento delle coltivazioni illecite". Nelle condizioni odierne, ha aggiunto il ministro, "riprendere le fumigazioni aeree e' assolutamente indispensabile, in quanto avra' un effetto positivo sulla questione degli omicidi di massa".
L'ultimo attacco si e' verificato ieri, quando tre giovani colombiani sono morti in un attacco armato nel municipio di Venecia, nel dipartimento di Antioquia. Secondo quanto riferisce la stampa locale, uomini armati non identificati sono entrati in un'abitazione, dove hanno aperto il fuoco su quattro persone. Per la giornata di oggi e' previsto un consiglio di sicurezza con il governatore del dipartimento, Luis Fernando Suiarez. Secondo stime dell'Istituto per lo sviluppo e la pace (Indepaz) dall'inizio dell'anno si sono verificati nove massacri Antioquia, che ne fanno il dipartimento con il maggior numero di attacchi di questo tipo registrati.

La scorsa settimana tre giovani indigeni del popolo Awa' sono stati uccisi in una zona rurale del municipio colombiano di Ricaurte, nel dipartimento di Narino. Gli omicidi si sono verificati a quasi 72 ore dal massacro di Samaniego, sempre nel dipartimento colombiano di Narino, dove otto giovani tra i 17 e i 25 anni sono stati assassinati. Nella zona, ha dichiarato il governatore di Narino, Jhon Rojas, opera l'Esercito di liberazione nazionale e altri gruppi armati illegali dediti al narcotraffico.

Secondo stime dell''Indepaz aggiornate al 1 luglio almeno 150 leader sociali e difensori dei diritti umani sono stati uccisi in Colombia dall'inizio dell'anno. Tra le vittime ci sono 48 indigeni, otto familiari di leader sociali o attivisti e otto membri delle forze di sicurezza incaricati della loro protezione. La firma degli accordi di pace tra governo e Farc nel 2016 ha provocato un'ondata di violenza dovuta in particolare agli scontri tra gruppi armati rivali per il controllo del territorio. Secondo stime di Indepaz dalla firma dell'accordo di pace al 28 febbraio 2020 sono stati assassinati in Colombia oltre 800 leader sociali e difensori dei diritti umani.
(Nova)
 
 
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