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 FRANCIA - FRANCIA - Meno tabacco, alcool e cannabis tra i giovani di 17 anni
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Notizia 
7 febbraio 2018 12:24
 
 Dopo le forti crescite del 2014, i consumi di tabacco, alcool e cannabis presso i giovani di 17 anni si sono di nuovo indirizzati verso una diminuzione. Si tratta dei dati piu’ bassi registrati dall’inizio degli anni 2000, ma restano comunque ad un certo livello. E’ il doppio significato che si deduce dalla nuova edizione dell’indagine Escapad, condotta a marzo 2017 presso 46.054 giovani che partecipavano alla Giornata della difesa e della cittadinanza, e i cui risultati sono stati pubblicati il 6 febbraio dall’Observatoire français des drogues et toxicomanie (OFDT).
Alla Fédération Addition, la struttura che rappresenta la maggior parte delle associazioni medico-sociali che si occupano di prevenzione, riduzione dei danni e trattamento delle dipendenze, si parla di una “convergenza di segnali piuttosto riconfortanti”.
Tabacco. E’ l’evoluzione piu’ significativa: il consumo e’ in netto calo presso i giovani di 17 anni. Solo un quarto (25,1%) di loro fumava ogni giorno nel 2017, rispetto ad un terzo (32,4%) nel 2014, cioe’ un calo di 7 punti in tre anni. Erano il 41,1% nel 2000, quando fu fatta per la prima volta questo tipo di indagine. Dal 2014, la proporzione dei giovani che avevano gia’ provato il tabacco, cala di circa 10 punti, passando dal 68,4% al 59%.
Diversi fattori spiegano questa “disgrazia”, secondo l’OFDT, della sigaretta. L’immagine del tabacco e’ diventata “risolutamente negativa” presso gli adolescenti, dice un’indagine condotta dalla stessa organizzazione, tra il 2014 e il 2017, su un campione di 200 minorenni (Armis). Tra i motivi evocati: il prezzo, giudicato “eccessivo”, o i problemi “chimici” e di “pericolosita’”. “La sigaretta e’, in questa generazione, spesso espulsa dalle prime esperienze”, dice il rapporto.
Gli adolescenti indagati, nati nel 2000, hanno conosciuto il divieto di vendita di tabacco ai minori (dal 2009), nonche’ quello di fumare nei luoghi pubblici, bar e ristoranti (2007 e 2008). Misure che hanno contribuito a “denormalizzare” la sigaretta ai loro occhi.
Alcool. Se il consumo di alcool preso i giovani e’ orientato verso una diminuzione, il fenomeno e’ meno netto rispetto al tabacco. I giovani che ne hanno consumato il mese precedente al questionario sono meno numerosi nel 2017 che nel 2014 (66,5% rispetto al 72%). il calo del consumo di alcool, lento, fa parte infatti di una lunga tendenza. Ma la scoperta dell’alcool resta qualcosa di culturalmente molto presente nella nostra societa’, sia in famiglia che presso gli amici. Una schiacciante maggioranza (85,7%) degli adolescenti lo ha gia’ provato (rispetto al 94,6% nel 2002.)
L’alcool “resta massicciamente percepito come banale, festivo e conviviale” sottolinea l’indagine Aramis, che rileva come “il posto centrale dell’alcool nella socialita’, parentale e giovanile, marginalizza chi non vi si presta”. Il consumo di alcool e’ un “obbligo sociale che inizia in famiglia”.
Cannabis. Questo indicatore era molto atteso, essendo la cannabis il prodotto illegale piu’ consumato in Francia, con 17 milioni di persone che l’hanno provata. Prima constatazione: le forti crescite registrate nel 2014 non si confermano nel 2017. La proporzione di giovani di 17 anni che hanno gia’ provato la cannabis e’ diminuita di 9 punti in tre anni, passando dal 47,8% al 39,1%. Un calo che Julien Morel d’Arleux, direttore dell’OFDT, spiega attraverso l’aumento dell’eta’ nella prova del tabacco. “Occorre saper fumare del tabacco prima di saper fumare della cannabis”.
Tra il 2017 e il 2014, i giovani che fumano cannabis regolarmente sono un po’ meno numerosi (7,2% contro 9,2%), cosi’ come quelli che la consumano occasionalmente (21% rispetto al 25,5%). Non c’e’ pero’ motivo, per le autorita’ sanitarie, per cantar vittoria. “Il livello di consumo regolare di cannabis e‘ superiore a quello del 2011 (6,5%) e fa sempre parte dei piu' alti d’Europa”.
Cio’ che impedisce di essere soddisfatti, e’ la buona immagine della cannabis presso i giovani, secondo lo studio Aramis. “La degradazione dell’immagine sociale del tabacco nelle nuove generazioni, sembra andare di pari passo con una certa normalizzazione della cannabis (in particolare nella forma di erba)”, dice l’indagine. “I giovani ritengono che la cannabis dia meno dipendenza e sia meno pericolosa rispetto alla nicotina, non essendo associata ne’ a morte ne’ a malattia. Questa immagine meno rischiosa e’ accentuata rispetto alle pretese proprieta’ ‘naturali’ dell’erba”. Di fatto e’ in questa forma che oggi essenzialmente si consuma la cannabis. Due terzi (66.7%) dei giovani che hanno partecipato all’inchiesta, dicono di aver consumato cannabis sotto forma di erba piuttosto che di resina (31,6%).
L’Osservatorio rileva anche che circa un quarto degli adolescenti fumatori (24,9%) ha un rischio di dipendenza verso la cannabis. Una proporzione maggiore che non nel 2009, dover era al 21,9%. In termini piu’ generali, e’ grossomodo il 7,4% degli adolescenti di 17 anni che sono piu’ suscettibili, nel 2017, verso un elevato rischio di uso problematico di cannabis, cioe’ circa 60.000 giovani.
Tabacco, alcool e cannabis… Mettendo insieme i tre prodotti, i dati presentati sono stati giudicati “incoraggianti” da Nicolas Prisse, presidente della “Mission interministérielle de lutte contre les drogues et les conduites addictives”. “Sono dati insufficienti se si tiene conto dei livelli di consumo, ed essi possono ancora essere deboli, poiche’ non si sa cosa potra’ accadere tra quattro anni”.

(articolo di François Béguin, pubblicato sul quotidiano Le Monde del 07/02/2018)
 
 
 
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