testata ADUC
 ITALIA - ITALIA - Matteo Salvini citofona a casa di un presunto spacciatore
Scarica e stampa il PDF
Notizia 
23 gennaio 2020 7:23
 
Alla citofonata di Matteo Salvini il giorno dopo risponde la Tunisia, e un'iniziativa di campagna elettorale diventa un caso diplomatico. "Una deplorevole provocazione, fatta in maniera illecita - denuncia infatti l'ambasciatore tunisino Moez Sinaoui al presidente del Senato Elisabetta Casellati -, senza rispetto per il domicilio privato di una famiglia tunisina, divulgata in maniera ostentata all'opinione pubblica". Il blitz a Bologna del capo della Lega, che ha suonato al citofono di un presunto spacciatore di droga tunisino, a favore di tv, spinge anche il vicepresidente del Parlamento di Tunisi, Osama Sghaier, a intervenire per definire Salvini "un razzista". "La lotta agli spacciatori dovrebbe unire e non dividere", replica l'ex ministro, secondo il quale "il problema non sono i tunisini, i nigeriani, ma i delinquenti. In galera ci sono 200 tunisini che sono delinquenti, poi ci sono tantissimi tunisini che lavorano onestamente". "Ho risposto a una madre coraggiosa che si batte con una motivazione in piu', ha perso un figlio di overdose - dice il senatore -: qualcuno fa polemica su di lei, ma noi siamo andati a disturbare la piazza dello spaccio". L'ambasciatore tunisino si dice pero' "costernato", parla di "increscioso episodio". Per il vicepresidente del Parlamento di Tunisi, Salvini "mina i rapporti tra Italia e Tunisia" e "non e' la prima volta che prende atteggiamenti vergognosi nei confronti della popolazione tunisina". A qualcuno torna in mente la dura reazione nel mondo musulmano per la maglietta con vignetta anti-islamica di Roberto Calderoli, senatore leghista, nel 2006. Critiche a Salvini anche dai partiti mentre la Cei, con il presidente Gualtiero Bassetti in visita al Senato, si limita a ribadire "i principi di fondo, umani e cristiani, che valgono per tutti. E poi ognuno li applica". Per Marco Minniti del Pd, anch'egli ex ministro dell'Interno, la citofonata "ricorda i totalitarismi, con le soffiate dei vicini". A Nicola Morra del M55 fa pensare "allo squadrismo". Comprensivo invece Silvio Berlusconi: "Salvini ha uno stile provocatorio". Sul caso interviene pure lo scrittore e attore Fabio Volo. "Vai a suonare ai camorristi se hai le palle... - dice alla radio - Fallo con i forti lo splendido, non con i deboli". Concetto analogo lo esprime Lorenzo Donnoli delle Sardine. "Io i camorristi li ho messi in galera - risponde Salvini -. Mentre Fabietto Volo scriveva io confiscavo i beni ai mafiosi". Intanto, mentre il 17/enne presunto spacciatore si tutela legalmente, la donna che ha imbeccato Salvini trova la sua auto danneggiata. E il senatore promette di tornare al quartiere Pilastro.
(Luca Laviola per agenzia Ansa)
 
 
NOTIZIE IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS