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 MESSICO - MESSICO - Legalizzazione marijuana. Depositata legge al Senato
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8 novembre 2018 7:29
 
La senatrice messicana Olga Sanchez Cordero, pezzo chiave del futuro governo di Andres Manuel Lopez Obrador, presentera' oggi 8 novembre in Parlamento una proposta organica che regola la semina, la vendita e il consumo della marijuana, un provvedimento che di fatto permettera' di depenalizzarne in parte l'uso a scopi ricreativi e la commercializzazione. Sanchez Cordero, magistrato designata come prossimo ministro dell'Interno, e' del partito Morena (Movimento di rigenerazione nazionale), formazione che dispone della maggioranza in entrambe le camere del parlamento messicano. Tra gli argomenti presentati a fondamento della legge si segnala che la Costituzione non dovrebbe imporre un ideale di eccellenza umana ma permettere che ogni individuo scelga il proprio progetto di vita senza incidere su quello degli altri. Tra gli obiettivi principali, segnala il quotidiano "El Financiero", c'e' quello di "scoraggiare le attivita' illegali legate" alla sostanza stupefacente.
Come da documento introduttivo, la legge regolamenta la semina, la coltivazione, il raccolto, la produzione, la trasformazione, l'etichettatura, il confezionamento, la promozione, la pubblicita', il finanziamento, il trasporto, la distribuzione, la vendita, la commercializzazione, il possesso e il consumo della marijuana e dei suoi derivati per scopi personali, scientifici e commerciali. Nel dettaglio, la legge prevede la creazione dell'Istituto messicano di regolazione e controllo della cannabis, dipartimento del ministero della Salute cui spetterebbe il compito di garantire la regolamentazione e concedere i dovuti permessi. Ogni licenza concessa ha durata di dieci anni rinnovabile per analogo periodo di tempo. Rimane vietato il commercio o la somministrazione di prodotti della marijuana a minori di eta', nonche' la guida sotto gli effetti della sostanza attiva Thc.
Sara' permesso fumare marijuana per strada, eccezion fatta per gli spazi "100 per cento liberi dal fumo". I pacchetti di marijuana e dei prodotti collegati devono essere approvati dall'istituto, recare visibile il simbolo del Thc universale, segnalare il livello di sostanza attiva contenuto, e i possibili effetti del consumo. Il prodotto potra' essere venduto in stabilimenti specifici, adibiti unicamente alla commercializzazione della pianta e dei suoi derivati e accessibili solo ai maggiorenni, previa esibizione della carta di identita'. L'uso scientifico puo' essere concesso solo in base a determinati requisiti come la presentazione di un protocollo di ricerca, mentre un permesso ad hoc dovra' essere esibito nel caso di uso a fini palliativi e terapeutici. La legge contiene inoltre un programma di scarcerazione per qulle persone che potrebbero beneficiare degli effetti della legge.
Sanchez Cordero si batte per un diverso approccio alla questione sin da quando nel 2016, da giudice della Corte suprema, aveva votato a favore della possibilita' che il governo autorizzasse il trasporto, la coltivazione e il consumo della mariuhana senza scopo di lucro. E a meta' luglio, Sanchez Cordero aveva riferito del "via libera" concesso dal futuro presidente Lopez Obrador alla discussione sulla depenalizzazione delle droghe come mezzo per far uscire il paese dalla criminalita' e dalla violenza. Incontrandolo per discutere del futuro del ministero, ha detto il magistrato, Lopez Obrador "sapeva perfettamente delle mie conferenze e articoli sulla stampa per la depenalizzazione delle droghe, e mi ha detto testualmente: 'carta bianca, tutto cio' che possa servire a pacificare questo paese, Apriamo il dibattito".
L'ex giudice della Corte suprema messicana a fine agosto aveva detto che il prossimo governo cerchera' di portare alle Nazioni Unite il dibattito per la depenalizzazione della droga. "Intendiamo proporre alle Nazioni Unite una linea interpretativa per poter ottenere una depenalizzazione della droga nel nostro paese", ha detto Sanchez Cordero nel corso di un foro pubblico rilanciato da diversi media locali. L'ex giudice, che da tempo rivendica l'utilita' di un dibattito sul tema, ha quindi ricordato l'importanza di inserire la battaglia contro il traffico di stupefacenti in una piu' ampia logica regionale. "Abbiamo trattati internazionali vigenti dal 1970, estremamente rigidi in fatto di lotta alle droghe. E credo che sia arriva l'ora di mettere in agenda un ripensamento, per lo meno, dei trattati internazionali", ha detto la futuro ministro ricordando che ogni anno il Messico e' in grado di sequestrare solo una piccola parte delle droghe in transito verso gli Stati Uniti, tra il 3 e l'8 per cento del totale.
Il tutto, spiega la giudice, a fronte di un imponente giro d'affari che ha trovato in Messico il suo massimo splendore dopo che sono stati decapitate le principali organizzazioni colombiane di traffico di stupefacenti. I cartelli della droga, ha proseguito Sanchez Cordero, riescono a riciclare oltre 25 miliardi di dollari nel Messico e di circa 250 miliardi di dollari negli States. Ed e' anche per questo che Cordero propone un nuovo approccio nella relazione con il vicino del nord. "C'e' un tema di carattere internazionale molto delicato, e' necessaria una nuova relazione con gli Stati Uniti per la lotta contro questa criminalita' a livello regionale", ha aggiunto. Il tema della depenalizzazione della marijuana e del papavero a scopi medicinali andrebbe in questo senso portato avanti in parallelo a un nuovo ragionamento sul commercio di armi, la cui vendita negli Stati Uniti e' sottoposta a controlli molto meno severi.
Quello della violenza e della criminalita' continua ad essere un tema particolarmente sentito nel dibattito nazionale. Alcuni numeri elaborati dal quotidiano "Milenio" sulla base delle statistiche ufficiali dell'Inegi (Istituto nacional de estadistica y geografia), aiutano a comprendere il fenomeno. Tra il 2010 e il 2017 sono stati uccisi quasi 72 mila uomini e donne di eta' compresa tra i 12 e i 29 anni. In media, un bambino, un adolescente o un giovane viene ucciso ogni ora. E tra il 2007 e il 2017 almeno 13mila minorenni hanno perso la vita in modo violento. Nel paese nordamericano si registra inoltre una estorsione ogni 75 minuti. Nel 2017, oltre 6,6 milioni hanno subito una richiesta di soldi, tra le altre ragioni, per attivita' commerciali o affitto. E di questi, 449mila hanno pagato.
Nel 2017 il paese ha registrato uno tra i piu' alti livelli di violenza degli ultimi anni. Lo scorso dicembre il Sistema nazionale della sicurezza pubblica (Snsp) messicano censiva il numero record di 23.101 denunce per omicidi dolosi nei primi 11 mesi del 2017, 692 in piu' delle 22.409 morti violente registrate nel 2011. Si tratta della cifra piu' alta degli ultimi venti anni e fissa la media di omicidi al giorno a quota di 69. Su questo fronte, il 2017 si e' chiuso con numerosi altri primati negativi: sono stati battuti per tre volte i record mensili di omicidi e in 21 stati della federazione il tasso registrato a novembre e' superiore a quello di tutto il 2011. Il 66 per cento degli omicidi, 15.353 casi, sono stati compiuti con arma da fuoco, l'11 per cento (2.638) con "armi bianche" mentre del restante 22 per cento non esistono indicazioni precise.
(agenzia stampa Nova)
 
 
 
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