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 GEORGIA - GEORGIA - Legalizzazione droga. Sindaco Tblisi: cambiare legge proibizionista
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16 maggio 2018 8:18
 
La politica sulle droghe in Georgia deve essere cambiata. Lo ha detto ai giornalisti il sindaco di Tbilisi e segretario del Sogno georgiano, Kakha Kaladze, durante un punto stampa odierno. "Non dovremmo concentrarci sulla punizione; al contrario, dovremmo proteggere le persone dalla droga", ha detto Kaladze citato dall'agenzia di stampa "InterPressNews". Secondo il primo cittadino di Tbilisi, c'e' differenza di opinioni tra i membri della maggioranza parlamentare su certe questioni, ma un consenso generale e' raggiungibile. "Penso che siamo tutti d'accordo sul fatto che la politica sulle droghe debba essere cambiata. Il tempo ci dira' come verra' sviluppato questo processo. C'e' una differenza nell'opinione tra i parlamentari, ma alla fine raggiungeremo un accordo".
La nuova bozza di legge sugli stupefacenti in Georgia prevede una significativa liberalizzazione, secondo quanto dichiarato ieri dal primo ministro, Giorgi Kvirikashvili, al termine della prima giornata di negoziati fra il governo - rappresentato dal ministero dell'Interno - e il Movimento del rumore bianco, la sigla di attivisti che nel weekend ha organizzato delle proteste nel centro di Tbilisi. I manifestanti hanno protestato in seguito ai raid della polizia in alcuni locali notturni della capitale georgiana avvenuti venerdi' scorso e puntato il dito contro la rigida politica sulle droghe in vigore nel paese caucasico. "Per quanto riguarda la politica sulle droghe, sono state fatte delle promesse sul fatto che il progetto definitivo di legge prendera' in considerazione una significativa liberalizzazione e un atteggiamento piu' umano, compresi i servizi medici e le commissioni per la psicoterapia, ma ha anche un approccio molto duro nei confronti degli spacciatori", ha detto Kvirikashvili. 
Secondo il presidente del parlamento, Irakli Kobakhidze, la nuova bozza di legge sara' adottata entro la fine di giugno. Al momento, in seno alla maggioranza guidata dal Sogno georgiano, c'e' una divergenza di opinioni in merito alla politica sulle droghe ma restano i presupposti per raggiungere un'intesa. "Stiamo lavorando intensamente al progetto di legge, anche se ci sono diverse posizioni nel partito di governo, ma abbiamo anche i presupposti per raggiungere un accordo. Vogliamo redigere un progetto di legge e presentarlo nelle prossime due settimane, una condizione preliminare per l'adozione della legge entro la fine di giugno. L'obiettivo principale e' ridurre il consumo di droga in Georgia e perseguire la politica umanitaria", 
In merito a una possibile legalizzazione della marijuana in Georgia, tuttavia, Kobakhidze non si e' voluto sbilanciare. "Questo problema e' parte della politica sulle droghe: dovremmo discutere di tutte le questioni, non e' giusto esprimere un'opinione solo in una direzione", ha detto Kobakhidze. Il ministero dell'Interno georgiano ha annunciato ieri che formera' due gruppi di lavoro: uno relativo alle politiche sugli stupefacenti; il secondo sull'operato della polizia dello scorso 12 maggio. Come confermato dal titolare del dicastero Giorgi Gakharia al termine dell'incontro con i rappresentanti del Movimento del rumore bianco, "saranno creati due gruppi di lavoro e uno di loro lavorera' sulla politica in materia di stupefacenti. Il secondo gruppo studiera' gli sviluppi del 12 maggio, ma sara' piu' delegato all'ufficio del difensore civico".
Al momento peraltro, ha sottolineato il ministro, non ci sono state delle denunce ufficiali su presunti atti di abuso di potere da parte di la polizia presso l'ufficio del Difensore civico o la Procura generale. "Siamo pronti a discutere tutti i problemi e a rispondere a tutte le domande su quanto accaduto la notte del 12 maggio. Abbiamo promesso che avremmo discusso nel dettaglio dei casi di abuso di potere", ha detto Gakharia. A causare le proteste, infatti, sono state le operazioni antidroga condotte dalla polizia Georgiana lo scorso venerdi' sera. Le forze dell'ordine sono intervenute in diverse discoteche e locali notturni di Tbilisi arrestando circa 70 persone. Alcuni testimoni riferiscono di un eccessivo impiego della forza da parte degli agenti.
(agenzia Nova)
 
 
 
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