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 COLOMBIA - COLOMBIA - Legalizzazione cannabis. Incontro di ex-presidenti e deputati si esprime a favore
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31 ottobre 2020 19:46
 
L'ex-presidente della Colombia ha partecipato a un panel, insieme all'ex presidente César Gaviria, l'ex vice presidente Humberto de la Calle, membri del Congresso ed esperti.
Nel panel "La cannabis per maggiorenni dovrebbe essere regolamentata?", promosso dal deputato liberale Juan Carlos Losada, ex presidenti, opinion leader, senatori ed esperti in materia che erano presenti per esprimere la loro opinione sulla politica antidroga del Paese e proporre vie d'uscita dal problema del traffico di droga.
L'ex presidente Juan Manuel Santos, uno dei relatori, è stato risoluto nel difendere una posizione normativa sulle droghe ed ha suggerito la legalizzazione ancheper rafforzare le finanze pubbliche con introiti da questa nuova attività
“L'uso di droghe non scomparirà nel mondo, ma può essere ridotto e regolato. Ma, per questo, deve essere legalizzato e deve essere trasformato in una politica legale in cui lo Stato assume il controllo, cattura le risorse e può essere una politica molto più efficace di quella che abbiamo fatto negli ultimi 50 anni", ha detto Santos in uno dei suoi interventi.
Santos ha parlato anche dell'eradicazione obbligatoria dei raccolti, richiesta dagli Stati Uniti per evitare la decertificazione del Paese, contro la quale l'ex presidente ha sostenuto che la pratica dovrebbe essere portata avanti da entrambe le parti. "La Colombia e i paesi produttori sono obbligati a ridurre i raccolti di coca pena la decertificazione, ma perché non diciamo al presidente Trump, ad esempio, di ridurre i consumi di droga negli Stati Uniti, o decertifichiamo anche noi il suo Paese?"
Anche l'ex presidente César Gaviria, che ha partecipato come relatore, ha concordato con le posizioni di Santos, ed ha definito assurda la posizione squalificante degli Stati Uniti, stigmatizzando le risposte dello Stato colombiano per non aver reagito con "rabbia".
“È che non esiste il diritto di essere minacciati, perché la prima decertificazione è qualcosa che è scomparsa da tempo. Gli Stati Uniti l'hanno abbandonata perché era controproducente ed era roba vcchia”, ha spiegato l'attuale direttore nazionale del Partito Liberale.
Per quanto riguarda le politiche antidroga, l'ex presidente ha sottolineato che il divieto è una pratica in disuso e, invece, gli sforzi dovrebbero essere concentrati sul traffico di droga verso altri paesi e non sul consumo interno. “Occorre valutare lo sforzo che dobbiamo sostenere per affrontare il traffico internazionale. Se noi, inoltre, andiamo verso una politica di divieto dei consumi, raddoppieremo le mafie e le morti in Colombia. E’ semplice e facile. Questo è ciò che accadrà se entreremo in quella stupida politica", ha aggiunto.
Da parte sua, la deputata Juanita Goebertus, anche lei partecipante al dibattito, ha sottolineato l'importanza dell'eradicazione concordata negli accordi di pace, a cui il governo Duque non ha dato priorità non finanziandola in modo insufficiente.
“Ogni anno, il governo Duque investe l'1,52% di quello che dovremmo investire in questi PDET (Programmi di sviluppo con un approccio territoriale) per trasformare questi territori e integrarli in economie legali in un periodo di 15 anni."
Goebertus, ha sottolineato che la Colombia deve far crescere il business della cannabis oltre il nuovo settore della marijuana medica.
“Se si guardano i dati, alla fine del 2019 30 Paesi hanno legalizzato una qualche forma di produzione, compreso l'uso ricreativo. La crescita è esponenziale. Nel 2014 i Paesi erano solo cinque”.
(Infobae)
 
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