Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica
Archives of General Psychiatry rivela che la ketamina puo' costituire un efficace trattamento della depressione nei pazienti affetti da sindrome bipolare. Solo due settimane fa, un altro studio aveva rivelato il potenziale terapeutico dell'ecstasy nel trattamento del disordine da stress post-traumatico.
Entrambe le sostanze sono proibite negli Stati Uniti, ma questi studi -insieme ad altri e numerosi sulle proprietà terapeutiche e antidolorifiche della cannabis- mostrano i limiti e gli ostacoli che le politiche proibizioniste pongono alla scienza medica e alla salute. Il divieto infatti non solo rende difficile per i pazienti accedere a queste sostanze in maniera controllata e sicura, ma restringe fortemente le possibilità di sperimentazione medica.
Lo studio, condotto dal Mood Disorders Research Unit del National Institute of Mental Health e diretto da Carlos Zarate, si è concentrato su una fascia di pazienti su cui i trattamenti tradizionali non sembrano funzionare.
Lo studio rivela che l'assunzione di ketamina "ha prodotto una immediata (entro qualche minuto) e robusta risposta antidepressiva". Gli effetti antidepressivi sono pero' limitati nel tempo: due settimane dopo l'assunzione di ketamina, i pazienti ritornavano a livelli depressivi originali. Cosa peraltro vera anche nel caso di molti farmaci antidepressivi tradizionali.
La ketamina, dal punto di vista fisico, e' una sostanza sicura. E' uno dei rari anestetici che non ha effetti diretti sul cuore o sui polmoni. Era usata sui campi di battaglia durante la prima Guerra Mondiale. E' ancora usata su soggetti che non tollerano altri anestetici, che invece tendono a rallentare la respirazione e il battito cardiaco.