Vent'anni fa, nel 1981, un dominicano arrestato all'aeroporto di Madrid con otto chili di eroina purissima, rivelo' di lavorare per un'organizzazione che trafficava droga tra la Sicilia e gli Usa, per conto di un certo Giuseppe Conigliaro, emigrante negli Usa e proprietario di un bar a New York.
Un'indagine rivelo' la sua colpevolezza, e Conigliaro venne condannato a 16 anni di reclusione. Ma fino al 1994, nessuno si premuro' di avvertirlo, e l'italoamericano continuo' a viaggiare tra la Francia, dove vivono i figli, e gli Usa.
Finche' nel 1994, recandosi al consolato di Aix en Provence per rinnovare il passaporto, si vide ammanettare a sorpresa dai funzionari. Mentre il suo avvocato chiedeva la riapertura del provvedimento (l'imputato non sapeva dell'indagine a suo carico), Conigliaro passava tre anni in carcere, uscendone solo nel 1997.
Adesso e' giunta l'assoluzione, visto che i suoi accusatori (il dominicano e un collaboratore di giustizia italoamericano) risultano irreperibili.
Conigliaro ha intenzione di chiedere allo Stato un maxirisarcimento.