Don Andrea Gallo, il "prete da marciapiede" fondatore della Comunità di San Benedetto al porto, oggi si è reso protagonista di un gesto provocatorio contro la legge Fini che omologa tutte le droghe, penalizzandone l'uso con condanne da 6 a 20 anni: ha fumato uno spinello nel Salone di rappresentanza di Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova, insieme a due responsabili del centro sociale "Terra di nessuno". L'occasione è stata la presentazione del suo ultimo libro, "Il cantico dei drogati (L'inganno droga nella società delle dipendenze)" (ed. Sensibili alle foglie), che contiene anche saggi del neuropsichiatra Guido Rodriguez e del giurista Adalgiso Amendola sulle sostanze stupefacenti. Ricordando che la prima legge proibizionista contro la cannabis risale al 1923, promulgata da Mussolini per punire vendita e detenzione ma non il consumo della droga, don Gallo ha sottolineato come da questo punto di vista "Fini è peggio di Mussolini". "E' una legge da mandare in fumo" ha commentato il coordinatore del centro sociale 'Terra di nessuno'. E poi ha acceso uno spinello e dopo averlo aspirato lo ha passato al sacerdote che ha replicato il gesto. "Accetto questo come provocazione -ha detto don Gallo- perché in realtà non posso staccarmi dal mio toscano che purtroppo non ha effetti positivi mentre la marijuana sì".