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 MESSICO - MESSICO - Guerra alla droga. 2020: cresce violenza e morti
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Notizia 
5 febbraio 2020 12:03
 
 Non accennano a diminuire in numerosi Stati del Messico efferati episodi di violenza provocati dai gruppi criminali che nel Paese seminano terrore anche in luoghi un tempo ritenuti tranquilli. Lunedi' a Iruapan, nel Michoacan (stato del Messico centrale a ovest della capitale), c'e' stato un attacco armato in un negozio di videogiochi della localita' La Magdalena, che ha provocato la morte di otto persone, tra cui due minori. La citta' e' diventata teatro di scontri tra i cartelli della Nuova generazione di Jalisco e dei Los Viagras e dall'inizio dell'anno sono state uccise venti persone. Diciassette, invece, le persone assassinate in vari attentati, accaduti in 48 ore nello Stato di Puebla (a sud di Citta' del Messico), tra cui tre donne. Il triste record di questa prima parte di 2020 spetta, probabilmente, allo Stato del Guanajuato (Messico centrale, a nord della capitale), dove si registrano finora 87 persone assassinate. Il vescovo di Irapuato, mons. Enrique Diaz Diaz, come riporta l'agenzia Acn, ha invitato le autorita' e la stessa societa' "a non coprire e minimizzare" la violenza che ha invaso il Guanajuato, temendo per la sua immagine, ma di "attaccare il crimine con azioni coordinate tra societa' e governo", e in particolare anche con scuola, Chiesa e famiglia, ma anche di "sostenere le vittime che questa violenza ha lasciato". Il vescovo ha spiegato che il problema deve essere attaccato alla radice e che la violenza "colpisce e influenza le realta' che abbiamo non solo all'esterno, ma dentro di noi, le famiglie, le relazioni, il nostro lavoro, le scuole o le stesse istituzioni, che si sentono vulnerabili alla violenza".
 
 
 
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