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 USA - USA - Fentanyl illegale. 75.000 decessi l'ultimo anno
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12 novembre 2019 8:49
 
 La saga dell'allarme fentanyl negli Stati Uniti continua. "Sono 75.000 mila i decessi registrati soltanto quest'anno. I 2/3 degli americani deceduti per droga, poi, muoiono con il fentanyl all'interno del loro corpo". A dare l'allerta alla Dire e' Ben Levenson, chairman della Levenson Foundation che lavora alla riduzione della "sofferenza umana attraverso l'applicazione di nuove strategie cliniche". Negli ultimi 8 anni "c'e' stato un forte incremento del tasso di mortalita' in quanti utilizzavano sostanze illegali". La catena di produzione delle droghe inizia "al di fuori delle farmacie, dove le forniture vengono contaminate con fentanyl prodotto illegalmente dalla Cina e importato- spiega Levenson- in quegli stessi canali che i cartelli utilizzano" per far entrare "in America, attraverso il Sud degli Stati Uniti, eroina, cocaina, ecstasy" e tutte le altre sostanze stupefacenti. Per l'assunzione illegale di questa sostanza non muoiono soltanto i consumatori abituali. Il fentanyl illegale, difatti, "viene mescolato ovviamente all'eroina- continua l'esperto- ma anche allo Xanax, la marijuana e a diverse altre sostanze". Questo cosa comporta? Che a morire "non sono solo le persone dipendenti da questa droga ma anche tutti quelli che utilizzano sostanze, una o due volte all'anno". E non avendo alcuna tolleranza al prodotto "e' piu' facile che muoiano". È un farmaco di "uso comune e giornaliero in tutti gli ospedali del mondo moderno. È sicuro ed efficace", per questo non bisogna lanciare l'allarme sulla sostanza in quanto tale, quanto piuttosto sulla sua produzione illegale. Quando lo si assume, puntualizza Levenson, "e non si ha alcuna tolleranza per gli oppiodi, e' li' che il tasso di mortalita' puo' divenire molto alto". Sugli effetti psicotici del farmaco la notizia e' che "non vediamo risposte psichiatriche particolarmente diverse da quelle che si possono generare con la codeina, cocaina, eroina o morfina". L'allerta sul fentanyl e' in arrivo anche in Europa. È possibile "osservare un margine di crescita gia' nel Regno Unito, e sappiamo che queste tendenze poi si spostano verso l'Est, quindi arriveranno anche qui. Ma l'Italia sara' piu' pronta- conclude l'esperto- ora voi sapete cosa aspettarvi, potete imparare dai nostri errori e prepararvi meglio di noi".
(Dire)
 
 
 
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