Cuba ha confermato la sua politica di "tolleranza zero" sulle droghe, compresa la marijuana. Antonio Israel Ybarra Suarez, segretario della Commissione nazionale sulle droghe, ha pubblicamente promesso che il Paese "continuera' la battaglia contro il consumo e la commercializzazione" delle sostanze stupefacenti. Il funzionario cubano ha sottolineato di aver voluto riaffermare questo impegno "di fronte all'aumento della commercializzazione e la legalizzazione di queste sostanze nel mondo", come nel caso di due Paesi con i quali Cuba mantiene buoni rapporti, il Canada e l'Uruguay. Il Canada, che e' la piu' importante nazionalita' per mercato turistico dell'isola, ha appena approvato una legge per la legalizzazione della marijuana per scopi ricreativi. L'Uruguay, paese "amico" di Cuba, e' stato il primo paese al mondo a legalizzare pienamente la produzione e la vendita di marijuana, nel 2013. La piu' potente "arma" di Cuba per combattere l'uso della marijuana e' la sensibilizzazione sui suoi effetti sulla salute e sul comportamento sociale. I medici di tutto il mondo non hanno ancora scagionato la sostanza dal creare problemi di salute, anche se ci sono molti che ammettono che la marijuana puo' essere usata in alcuni trattamenti per curare malattie. Ybarra Suarez ha sottolineato la posizione sulle droghe in occasione della Giornata internazionale contro l'abuso di droga e il traffico illecito, che si celebra ogni 26 giugno. Ha spiegato che il problema non riguarda solo la cocaina e la marijuana, ma anche le medicine, che insieme all'ingestione di bevande alcoliche provocano effetti simili alle droghe.